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FOLIGNO. Il Meic presenta il 'Progetto Camaldoli', tappa di un percorso di studio sulle questioni fondamentali dell'oggi

‘Verso un rinnovato umanesimo. L’antropologia nel Progetto Camaldoli’ è stato il tema dell’interessante incontro, organizzato dal gruppo Meic di Foligno, che si è tenuto presso la biblioteca Jacobilli e che ha avuto quale relatore il prof. don Dante Cesarini. Si è trattato di una riflessione, attentamente seguita dal pubblico presente, che ha approfondito i contenuti del primo capitolo del documento Progetto Camaldoli che il Consiglio nazionale del Meic ha inteso raccogliere in una pubblicazione delle edizioni Studium uscita di recente. Proprio in occasione di tale incontro Pietro Natalino Pergolari, consigliere nazionale del movimento, ha consegnato formalmente, per contro del gruppo di Foligno, una copia di tale pubblicazione alle autorità presenti: il sindaco Manlio Marini, il comandante del Centro di selezione dell’esercito gen. Di Bello, il presidente della Cassa di risparmio di Foligno Denio D’Ingecco e il direttore generale della Fondazione Cassa di risparmio di Foligno Cristiano Antonietti. Il documento Progetto Camaldoli, che vuole porsi in continuità ideale con il cosiddetto ‘Codice di Camaldoli’, rappresenta una prima tappa di un percorso di studio durato oltre due anni, che ha coinvolto tutti i gruppi Meic d’Italia, con il coordinamento di quattro gruppi di approfondimento dedicati rispettivamente alle tematiche dell’antropologia e della bioetica, dell’economia e del lavoro, della salvaguardia ambientale, della cittadinanza e delle istituzioni. Mons. Cesarini ha affrontato ampiamente il tema della proposta di un ‘nuovo umanesimo’, non più fondato sulla centralità arrogante del sapere-potere dell’uomo ma attento alle responsabilità sociali di ciascuno, non chiuso nel proprio ‘io’ ma aperto alla partecipazione, al dialogo, al confronto. Di qui deriva ‘una sana laicità, lontana sia dal confessionalismo intollerante che dall’incredulità sorda e a suo modo violenta’. Il nuovo umanesimo, ha precisato infine mons. Cesarini, ‘è una costruzione che dipende da ciascuno di noi. Occorre comunque una forte energia spirituale, che il cristianesimo è disposto a procurare’.

AUTORE: Alvaro Bucci