Un concreto impegno a favore dei più disagiati

Da un forum costituito da 34 organizzazioni no profit

“Otto giorni sull’economia sociale e culturale nella città”: l’iniziativa è stata organizzata dal Forum Terzo Settore di Terni al quale aderiscono 34 organizzazioni, tra associazioni e cooperative sociali del settore no profit. La denominazione “terzo settore” trae la motivazione dal fatto che il primo settore identifica le organizzazioni di Stato ed il secondo quelle di mercato.Il Forum del Terzo Settore di Terni è in pratica l’aggregazione dei soggetti che hanno intrapreso la strada impegnativa – si legge in una nota – di contribuire in modo autonomo e diretto alla definizione e costruzione di processi di riorganizzazione dei sistemi di welfare, basati sulla partecipazione attiva dei cittadini, a cominciare da quelli più esclusi ed emarginati, indicando anche modalità innovative di creazione e produzione di lavoro a partire dai bisogni sociali e civili. Per promuovere questi obiettivi il Forum del Terzo Settore di Terni ha organizzato una serie di manifestazioni. Ha ufficialmente aperto la “Otto giorni” il convegno, che si è tenuto nella sala di via Aminale, sul tema “Protagonisti per l’economia civile: confronto tra Terzo Settore, istituzioni pubbliche, istituzioni economiche, università”. I successivi incontri hanno invece riguardato temi sempre connessi al sociale ma con riferimento alle nuove professioni e all’innovazione culturale. E’ stato anche presentato il primo “Ludobus” cittadino, su iniziativa del gruppo “Infanzia e adolescenza” ed è stata allestita una mostra nella quale sono state presentate iniziative, progetti e prodotti dell’associazionismo della cooperazione sociale e del volontariato. “Questa otto giorni dimostra la forza e l’articolazione del Terzo Settore di Terni – ha affermato il portavoce Sandro Corsi – ed anche l’attenzione dimostrata dalle istituzioni e dalla cittadinanza rispecchia tutto ciò. Tra l’altro vogliamo sottolineare come questa presenza sia una peculiarità ternana anche nel più vasto quadro umbro. Il tentativo – ha proseguito Corsi – è stato quello di far percepire, in maniera più forte, come il privato sociale sia un protagonista reale dello sviluppo, dell’economia sociale e del dibattito culturale nella città e più in generale nel territorio”.

AUTORE: Claudia Sensi