Un impegno: “Chiamati a trasformare il mondo”:

46 associazioni di volontariato si sono date appuntamento a Cascia

Potrebbe sembrare un’offesa al buon senso e al buon gusto che la parrocchia di S. Rita (Spoleto), all’indomani della tragedia di New York, abbia deciso – e molto ha pesato il parere dei giovani – di tenere ugualmente la Festa del volontariato, da giovedì 13 a domenica 16. E invece no! Quale migliore risposta di questo “Evviva alla vita”? Bravissimi dunque i giovani di S. Rita che hanno insistito perché la Festa avesse ugualmente luogo. Chi è infatti il “volontario”? Colui che, gratuitamente, e quindi unicamente per amore, scende in campo, dona se stesso, il suo tempo, il suo cuore, se necessario i suoi beni, per sconfiggere la morte. I dirottatori degli aerei delle Twin Towers e del Pentagono sono andati alla morte per seminare la morte. Non così Gesù che morendo ha sconfitto la morte. Così i “suoi”, i “protagonisti della vita”. Questi sono i volontari. Abbiamo detto “protagonisti”: infatti, in questi quattro giorni i giovani sono stati veramente i protagonisti, i re della festa. Bisognava esserci per cogliere le meraviglie di un clima nuovissimo che ci ha fatto dire, un po’ tutti, “Eppur si muove!”. Chi? Spoleto, naturalmente, una città non diciamo addormentata, ma a quanto pare leggermente assopita. All’improvviso, ecco il miracolo. E’ bastato che un parroco suonasse un po’ di sveglia e tutto si è messo decisamente in moto. E non per qualche giorno, ma – come ci auguriamo – senza limiti di tempo. “Voltare pagina al mondo”: così hanno scritto i giovani, e gli inizi sono stati ben promettenti. Sono loro che hanno studiato il programma, loro che hanno individuato le personalità da interessare e chiamare per i temi delle varie giornate, loro che hanno inventato, per il 16, la “domenica giovane”. Tema generale della giornata conclusiva è stato infatti “Volontariato è giovane”. E giovani sono stati i cantautori del gruppo “Il mio Dio canta giovane”, venuti da Genova. Proprio un “tornado di Grazia, un’alluvione dello Spirito”, nel senso migliore del termine; “Mosaico” e “Movimento Rangers” sono stati veramente all’altezza, nella novità del gemellaggio “Spoleto-Genova”. “Mosaico” è un’associazione di volontariato fondata nel 1999 a Genova-Sestri Ponente da padre Modesto Seri, agostiniano, oggi parroco a S. Rita: “unire le persone, creare relazioni tra adulti, tra gruppi e associazioni”. Motivazione fondamentale dunque l’unità, come un mosaico, appunto. Risale ugualmente a padre Modesto il “Movimento Rangers” quando nel 1984 con cinque ragazzi decise di fondare un gruppo per tutti i bambini del quartiere (Castelletto-Genova). In inglese “ranger” designa il guardaboschi americano, o guardiano, e cioè il “custode” dell’ovile che è a guardia della porta, come nel Vangelo di Giovanni. Le pecore riconoscono la sua voce, garanzia di autenticità e di sicurezza, con tutta una serie di iniziative: riunioni settimanali, gite, bivacchi, campi estivi, spettacoli, giornalino di gruppo. Ecco allora il Gruppo Rangers di Sestri, quello di Madonnetta e finalmente quello di S. Rita a Spoleto. Oggi i Rangers operano nel sociale, principalmente nel campo della formazione, dell’educazione e della cultura nel segno della solidarietà e della carità. Lo spazio è tiranno. Non possiamo dilungarci nel riferire sulla Festa del Volontariato. Diamo soltanto una rapida scorsa alle quattro giornate, congratulandoci ancora per tutta la cornice di festa, con l’area di giochi per i bambini, la passeggiata in bicicletta di venerdì sera, le gare di calcetto, il gioco del coniglio, la pesca alla scatola, con ricchi premi, i gazebo per gli stands delle varie associazioni. Qualcosa che ha veramente colpito la città e ha riproposto con forza quel sogno di “insieme”, per cui ben 46 associazioni, presenti in città, hanno fatto esperienza di un’unità che poteva sembrare impossibile.

AUTORE: Agostino Rossi