Un libro allunga la vita

Anche all’ospedale di Perugia i volontari di “lettura in corsia” dell’associazione Laav
Un operatrice legge una fiaba ad un bambino ricovarato in ospedale
Un operatrice legge una fiaba ad un bambino ricovarato in ospedale

Ho conosciuto il circolo Laav – Letture ad alta voce (fondato dall’associazione Nausika – scuola di narrazioni “Arturo Bandini” di Arezzo, dove è la sede nazionale) durante un corso di formazione dell’Associazione perugina di volontariato. A parlarne è stato Mario Amico, responsabile “Umanizzazione e accoglienza” presso l’ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia. La lettura in corsia o presso il letto del malato – ha sottolineato – è una modalità particolare di volontariato, un aiuto straordinario alla persona, in quanto la solitudine e la malattia insieme possono essere qualcosa di drammatico. “Io leggo per gli altri” è il motto dei volontari, amanti della lettura, che aderiscono a Laav. Ebbene, da un paio di anni ho aderito al circolo Laav di Perugia, che ha avviato un progetto pilota “Letture in corsia” presso l’ospedale S. M. della Misericordia. Alla base di questa esperienza, patrocinata dalla Provincia, c’è un’azione di volontariato di lettura condivisa con una duplice finalità educativa e curativa. È un modo per prendersi cura e riportare l’attenzione alla centralità della persona: dalla malattia al malato. La mia esperienza in questi due anni presso i reparti di Chirurgia oncologica, Unità spinale, Psichiatria è stata ed è davvero molto significativa sia per la risonanza delle letture proposte sia per il clima relazionale che si viene a creare. La lettura ad alta voce favorisce infatti l’ascolto e la relazione e contribuisce a tessere legami, fa bene a tutti e migliora la salute fisica. È un servizio coinvolgente, favorisce lo sviluppo umano equilibrato, la discussione su argomenti particolari, è un modo per sviluppare competenze in chi legge e in chi ascolta, come si legge nel regolamento Laav. Le letture possono essere organizzate all’interno di librerie, bar, locali, centri commerciali, ospedali, case di riposo, piazze, stazioni, centri giovanili, scuole. La lettura ad alta voce è dunque un modo semplice ed efficace di fare volontariato culturale. I libri e la lettura possono essere validi strumenti di crescita psicologica e sociale. In un mondo dominato dalle immagini, leggere e amare i libri e la lettura è importante, perché salva dal nostro egoismo, fa uscire da sé, ci trasforma, ci regala l’appartenenza alla comune umanità. La biblioterapia, nata in America all’inizio del secolo scorso per i malati depressi, fu un successo immediato. In Italia nasce nel 2006 come tecnica in psicoterapia nei processi di crescita psicologica e culturale del singolo e dei gruppi, e nei processi educativi e formativi. Oggi è diretta a tutti, bambini, adolescenti, adulti, anziani, in quanto il libro e la lettura sono potenti strumenti di crescita e cambiamento. I libri regalano benessere, sono una finestra sul mondo e una farmacia dell’anima che possono durare tutta la vita! Chi va a leggere in ospedale si offre anche come rapporto umano, solidale. È il nostro modo di “lavorare”, di impegnarci, che può fare la differenza. Offrire un aiuto in più, perché si possa evadere da un contesto pesante, da una realtà diversa, forzata, di contenimento della libertà, di orari diversi da quelli usuali… Le persone possono diventare più collaborative e guarire prima, è un aiuto notevole dal punto di vista psicologico. L’arte di leggere chiede un mondo di lettori, di donne e uomini che amano i libri e ne parlano, per questo sono convinta che l’informazione su queste iniziative possono stimolare e invogliare diverse persone, consapevoli che ad amare e a leggere non si impara da soli. Sia per amare sia per leggere ci vuole l’altro. Quest’arte poi coltivata in solitudine richiede una relazione o meglio un mondo intero. Leggere per gli altri è condividere trame, parole, vissuti, è un utilizzo etico del libro in funzione sociale. La lettura per gli altri scuote le coscienze e può essere un grande strumento di crescita cultuale.

AUTORE: Rita Ferri