Un Vangelo aperto

Alla Scuola della Parola, Lia Trancanelli parla del marito Vittorio, 'testimone della fede'

Anno interessante e molto formativo dal punto spirituale e umano, quello che è stato previsto per la Scuola della Parola, ormai da tanti anni tradizionale appuntamento mensile, che vede la partecipazione di tante persone, giovani e meno giovani, delle diverse vicarie della diocesi e appartenenti ad associazioni, movimenti ed aggregazioni laicali. Anche sabato 25 novembre, dopo la parte della preghiera ed adorazione che si è svolta presso la cappella del Crocefisso della basilica di Collevalenza, i partecipanti hanno incontrato Lia Trancanelli, già ospite al Convegno ecclesiale di settembre dedicato al tema della carità, che è venuta a portare la sua testimonianza di vita e a raccontare l’esperienza a fianco del marito, Vittorio Trancanelli, il medico perugino che la diocesi di Perugia – Città della Pieve ha proposto come testimone della fede al Convegno ecclesiale di Verona. Con le parole e con le immagini, Lia Trancanelli ha raccontato in modo vivido e vibrante la sua esperienza di donna, moglie e madre, delineando per le tante persone presenti, che magari ancora non conoscevano la figura di Vittorio, il suo modo di essere, di pensare e vivere nella quotidianità la fede. Incalzata anche dalle numerose domande sia del Vescovo che dei presenti, Lia Trancanelli ha mostrato a tutti come sia possibile camminare sulla strada che conduce alla santità, a cui ogni cristiano è chiamato. Un ‘Vangelo aperto’ è stato definito Vittorio Trancanelli, che è rivissuto nei cuori e nelle menti dei presenti, molti anche profondamente commossi di fronte alle parole pronunciate dalla moglie. Infine anche il Vescovo, quando sono state ricordati alcuni episodi della vita di Vittorio Trancanelli e della sua famiglia, ha definito l’azione e l’opera di quest’uomo come una vera e propria manifestazione della ‘creatività dello Spirito santo’, che ha saputo ispirare azioni concrete, coinvolgendo anche altre persone, facendo del bene e producendo frutti copiosi. Infine, sempre il Vescovo ha auspicato che anche nella nostra diocesi possano sorgere iniziative simili a quella dell’associazione ‘Alle querce di Mamre’, finalizzata all’accoglienza di famiglie, e in particolare bambini, in stato di bisogno.

AUTORE: Francesca Carnevalini