Una “Casa famiglia” per disabili con o senza famiglia

Incontro / Un patto comunitario per la promozione del benessere e della salute mentale

Venerdì 16 novembre alla Sala consiliare si è tenuta una conferenza-dibattito sul tema “Per un patto comunitario per la promozione del benessere e della salute mentale” promossa dall’associazione Il Giunco, il Comune di Bastia Umbra e il dipartimento Salute mentale dell’Usl 2. Alla presenza del sindaco Lazzaro Bogliari, della Presidente dell’associazione Il Giunco Rosella Aristei, del direttore generale Usl n.2 Walter Orlandi, del responsabile dipartimento Salute mentale Usl n.2 Giampaolo Bottaccioli, della referente del Servizio riabilitativo educativo di Bastia Umbra Maria Emilia Ceppi, del coordinatore Settore salute mentale della Coop.Asad Enrico Libera e con un folto pubblico coinvolto dai temi trattati, si sono svolti gli interventi. La civiltà di un territorio si commisura con l’attenzione che riserva a chi si trova in situazione di svantaggio, di handicap, di solitudine.

È emersa la necessità che il nostro Distretto disponga di una “Casa Famiglia” per l’accoglienza di disabili temporaneamente o definitivamente senza il sostegno della famiglia. Per questa, servono le energie congiunte del Pubblico e del Privato, perché si passi dal sogno alla realtà dell’attuazione. Il coinvolgimento di tutte le energie del territorio, sta ad indicare che né il volontariato né l’handicap hanno “un colore”, per cui le distinzioni che possono significare a livello politico, non valgono nei confronti delle persone che scelgono di dedicare tempo, energie, risorse a favore e in condivisione con altre persone che vivono “abilità diverse”.

È dall’impegno comune, tra gli Enti preposti a mantenere elevata la tutela e la prevenzione sia sanitaria che sociale, con i privati e le associazioni di volontariato, che negli anni, hanno contribuito a modificare la coscienza civile riguardo a chi si trova “in disagio”, che è possibile attuare e migliorare le prospettive di vita, dei singoli e della collettività.

L’adozione di strumenti operativi sul territorio quali le Unità di valutazione multidisciplinare, per interventi “precoci” e “globali” rivolti a bambini disabili e per adulti disabili, indicano l’attenzione rivolta dall’Usl del Distretto a chi affronta le difficoltà della vita. Con una sintonia sottolineata da un caloroso applauso dei presenti, un giovane ha espresso la sua contentezza per essere presente ai lavori e ascoltare i progetti annunciati. Una serata molto intensa con gli interventi di rappresentanti dell’Angsa e di Madre Coraggio, per le comunicazioni dell’Ass. Martelli del Comune di Assisi e dell’Ass. Schippa del Comune di Bettona. La donazione di una struttura con destinazione per bambini e adolescenti in stato di bisogno è un segno importante per il territorio, poiché incoraggia i cittadini ad avere fiducia delle Istituzioni pubbliche, per cercare soluzioni idonee a difficoltà che alcuni cittadini incontrano. Anche il lascito Capitini, ha permesso al Comune di Bastia Umbra di acquistare due autovetture per il Servizio del Telefono d’Argento.

Il “patto comunitario” aiuta a far emergere domande che potrebbero restare silenziose, poiché un genitore che vive quotidianamente la “diversa abilità” del proprio figlio, trova molta difficoltà a chiedere, pur essendo consapevole che il proprio figlio è cittadino come tutti gli altri ed allora l’impegno delle associazioni di volontariato contribuisce ad affrontare i problemi, attraverso il dialogo e il confronto con la città. Alcune studentesse dell’Ipc di Bastia, frequentando i laboratori di informatica accanto ad alcuni giovani disabili, hanno sperimentato cosa vuole dire “volontariato”. La bellezza del “patto comunitario” è stata artisticamente espressa con l’esposizione di mosaici d’ulivo naturale e mogano, creati da Lino Apostolico, raffiguranti scorci di Bastia, Assisi e con volti noti.

AUTORE: G.A.