Una fede ‘costruttiva’

Catechesi sulla Chiesa. Papa Francesco illustra la Chiesa come “tempio”
Giotto, Il sogno di Innocenzo III, 1290-95, affresco, Assisi, Basilica superiore di San Francesco
Giotto, Il sogno di Innocenzo III, 1290-95, affresco, Assisi, Basilica superiore di San Francesco

Proseguono le catechesi di Papa Francesco sul tema della Chiesa in occasione delle udienze generali del mercoledì. I testi completi si possono trovare sul sito www.vatican.va. “Oggi – ha detto il 26 giugno – vorrei fare un breve cenno a un’ulteriore immagine che ci aiuta a illustrare il mistero della Chiesa: quella del tempio (cfr Lumen gentium, 6)”.

“Che cosa ci fa pensare la parola tempio? – si è chiesto. – Ci fa pensare a un edificio, a una costruzione” come il tempio di Gerusalemme. E “ciò che era prefigurato nell’antico tempio, è realizzato, dalla potenza dello Spirito santo, nella Chiesa: la Chiesa è la ‘casa di Dio’, il luogo della Sua presenza, dove possiamo trovare e incontrare il Signore; la Chiesa è il Tempio in cui abita lo Spirito santo che la anima, la guida e la sorregge.

Se ci chiediamo: dove possiamo incontrare Dio? Dove possiamo entrare in comunione con Lui attraverso Cristo? Dove possiamo trovare la luce dello Spirito santo che illumini la nostra vita? La risposta è: nel popolo di Dio, fra noi, che siamo Chiesa”.

“L’antico Tempio – ha aggiunto il Papa – era edificato dalle mani degli uomini… Con l’incarnazione del Figlio di Dio, si compie la profezia di Natan al re Davide (2Sam 7,1-29): non è il re, non siamo noi a dare una casa a Dio, ma è Dio stesso che costruisce la Sua casa per venire ad abitare in mezzo a noi, come scrive san Giovanni nel suo Vangelo (1,14). Cristo è il Tempio vivente del Padre, e Cristo stesso edifica la sua casa spirituale, la Chiesa, fatta non di pietre materiali, ma di ‘pietre viventi’, che siamo noi”.

Francesco ha quindi citato san Paolo che “dice ai cristiani di Efeso: voi siete edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo del Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito (Ef 2,20-22). Questa è una cosa bella! Noi siamo le pietre vive dell’edificio di Dio, unite profondamente a Cristo, che è la pietra di sostegno, e anche di sostegno tra noi. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che il tempio siamo noi, noi siamo la Chiesa vivente, il tempio vivente. E quando siamo insieme tra di noi, c’è anche lo Spirito santo, che ci aiuta a crescere come Chiesa. Noi non siamo isolati, ma siamo popolo di Dio: questa è la Chiesa!

Ed è lo Spirito santo, con i suoi doni, che disegna la varietà. Questo è importante: cosa fa lo Spirito santo fra noi? Egli disegna la varietà che è la ricchezza nella Chiesa e unisce tutto e tutti, così da costituire un tempio spirituale, in cui non offriamo sacrifici materiali, ma noi stessi, la nostra vita (cfr. 1Pt 2,4-5)”.

“La Chiesa – ha sottolineato il Papa – non è un intreccio di cose e di interessi, ma è il tempio dello Spirito santo… il tempio in cui ognuno di noi con il dono del battesimo è pietra viva. Questo ci dice che nessuno è inutile nella Chiesa, e se qualcuno a volte dice a un altro: ‘Vai a casa, tu sei inutile’, questo non è vero, perché nessuno è inutile nella Chiesa, tutti siamo necessari per costruire questo tempio! Nessuno è secondario. Nessuno è il più importante nella Chiesa, tutti siamo uguali agli occhi di Dio.

Qualcuno di voi potrebbe dire: ‘Senta, signor Papa, lei non è uguale a noi’. Sì, sono come ognuno di voi, tutti siamo uguali, siamo fratelli! Nessuno è anonimo: tutti formiamo e costruiamo la Chiesa. Questo ci invita anche a riflettere sul fatto che, se manca il mattone della nostra vita cristiana, manca qualcosa alla bellezza della Chiesa. Alcuni dicono: ‘Io con la Chiesa non c’entro’, ma così salta il mattone di una vita in questo bel tempio. Nessuno può andarsene, tutti dobbiamo portare alla Chiesa la nostra vita, il nostro cuore, il nostro amore, il nostro pensiero, il nostro lavoro: tutti insieme”.

E ha concluso: “Vorrei che ci domandassimo: come viviamo il nostro essere Chiesa? Siamo pietre vive o siamo, per così dire, pietre stanche, annoiate, indifferenti? Avete visto quanto è brutto vedere un cristiano stanco, annoiato, indifferente? Un cristiano così non va bene, il cristiano deve essere vivo, gioioso di essere cristiano. Deve vivere questa bellezza di far parte del popolo di Dio che è la Chiesa. Ci apriamo, noi, all’azione dello Spirito santo per essere parte attiva nelle nostre comunità, o ci chiudiamo in noi stessi, dicendo: Ho tante cose da fare, non è compito mio?”.

Il Tempio nella Bibbia

Parlando del tempio – ha detto Papa Francesco – la mente va “alla storia del popolo di Israele narrata nell’Antico Testamento. A Gerusalemme, il grande tempio di Salomone era il luogo dell’incontro con Dio nella preghiera. All’interno del Tempio c’era l’Arca dell’alleanza, segno della presenza di Dio in mezzo al popolo; e nell’Arca c’erano le tavole della Legge, la manna e la verga di Aronne: un richiamo al fatto che Dio era stato sempre dentro la storia del Suo popolo, ne aveva accompagnato il cammino, ne aveva guidato i passi. Il Tempio ricorda questa storia: anche noi, quando andiamo al tempio, dobbiamo ricordare questa storia, ciascuno di noi la nostra storia, come Gesù mi ha incontrato, come Gesù ha camminato con me, come Gesù mi ama e mi benedice”.