Un’intesa per un’efficace azione anti- incendio

L'azione coordinata di Regione, Prefettura, Vigili del fuoco e Forestale

La lotta al fuoco unisce le forze. Prefettura, Regione dell’Umbria, corpo forestale e vigili del fuoco hanno firmato un’intesa per coordinare una più efficace azione antincendio anche per l’estate in corso. Anche se l’Umbria rimane un territorio tutelato – è piazzata al penultimo posto in Italia, nel 2000, nella classifica delle regioni con superficie boschiva andata in fumo – non si può abbassare la guardia. Infatti nel 2000 ci sono stati 99 incendi (80 nel perugino e 19 nel ternano) con 315 ettari di bosco distrutti per un danno stimato intorno ai 5 miliardi, secondo i dati forniti dal corpo forestale. L’accordo sottoscritto grazie alla regia del prefetto Gianluigi Fiore, prevede dal 17 luglio al 7 settembre, lo schieramento di 9 squadre, ognuna composta da 6 operatori, e 18 mezzi attrezzati. Sono operative anche 6 squadre del corpo forestale e due squadre dei vigili del fuoco (in agosto saliranno a 5), tutte dotate di autobotti. Saranno complessivamente circa duemila gli uomini impegnati a proteggere il patrimonio verde del territorio regionale, con 110 postazioni fisse. Alle squadre dei vigili del fuoco e ai 272 uomini della forestale, divisi in 42 stazioni, va aggiunto l’esercito dei volontari (quasi 1.200) e 56 addetti delle 9 comunità montane umbre. La Regione umbra ha contribuito in modo sostanziale con un finanziamento di un miliardo di lire. Grazie all’azione congiunta tra le varie realtà, interessate alla lotta agli incendi, vengono definite in modo più chiaro le competenze. E si pone fine alle polemiche che spesso avevano diviso i vari “attori”. Anche perchè bisogna ricordare che le cause degli incendi sono per lo più volontarie (48 per cento dei casi). Il resto è provocato per lo più da disattenzione, colpevole anche se involontaria, come l’abbandono di cicche di sigarette ancora accese o l’accensione di fuochi di sterpaglie da parte dei contadini che poi sfuggono al loro controllo, magari per il vento. Ma solo l’uno per cento degli incendi è provocato da cause naturali, autocombustione o caduta di fulmini. Occorre quindi che la prevenzione funzioni davvero anche alla caccia dei piromani. A questo scopo una squadra del corpo forestale si occuperà proprio di questo. E’ nato – lo ha annunciato Enrico Laudati, responsabile regionale della Forestale – un nucleo investigativo che si dedicherà in maniera esclusiva alle indagini per individuare coloro che provocano dolosamente incendi nel territorio regionale. Nel 2000 un uomo è stato arrestato e 14 persone sono state denunciate a piede libero. C’è quindi necessità di controllare e soprattutto di reprimere l’azione di questi teppisti del verde pubblico, al di là delle motivazioni, per problemi psicologici o, a maggior ragione, per tentativi di speculazione. E la squadra investigativa è già entrata in azione per indagare sull’incendio di Eggi, nello spoletino, dove sono stati distrutti 21 ettari di boschi e uliveti. La lotta agli incendi sarà condotta anche con l’ausilio di elicotteri. Infatti una sede per gli elicotteri della guarda forestale è stata aperta a Rieti e ha il compito di vigilare anche nella nostra regione.

AUTORE: Romano Carloni