Università: “caro-affitti” il problema di sempre

Matricole e laureandi pagano anche 500/600 mila lire per una camera

Si riaprono le aule universitarie e, in parallelo, torna il fermento tra gli studenti per l’affannosa ricerca di un posto letto. In realtà, per molti i “giochi” sono già fatti da tempo, nel senso che la lunga e meticolosa ricerca di camere e appartamenti c’è stata tra agosto e le prime settimane di settembre. I ritardatari, però, sono molti e tutti alla ricerca dell’ultima occasione: l’appartamento più conveniente e più vicino alla propria facoltà. Così il mercato degli affitti è in fibrillazione e i prezzi salgono di conseguenza. Basta sfogliare le pagine dei giornali locali che pubblicano annunci economici e personali o dare un’occhiata al mare di messaggi e bigliettini appiccicati l’uno sopra l’altro nei tanti tazebao degli spazi universitari, per rendersi conto delle cifre che vengono richieste mensilmente agli studenti. Somme che aumentano, man mano che dalle zone periferiche di Perugia ci si avvicina alle aree “calde” della cittadella universitaria. Tanto da arrivare a spendere anche 500 mila lire al mese per una camera singola in un appartamento condiviso con altri studenti in una delle zone del centro storico o a Elce. Se la camera è per due si può scendere un po’, ma non di molto, e pagare 350/400 mila lire. Per arrivare sotto le 300 mila, matricole e laureandi devono adattarsi a zone più lontane dalle facoltà. Nella zona di Corso Cavour si trovano camere singole a 270 mila mensili, più le spese varie. Ma basta riavvicinarsi alle sedi principali dell’Ateneo perugino, ad esempio in corso Garibaldi, e i prezzi schizzano di nuovo sopra quota 400 mila. Se qualcuno non può o non vuole dividere appartamenti con altri studenti o con persone non conosciute, allora è costretto a sborsare in genere somme superiori al milione di lire, ad esclusione dei piccoli monolocali, sempre molto richiesti da chi preferisce rimanere autonomo. Per gli appartamenti da due/tre posti letto si può arrivare anche a un milione e 500/600 mila lire, in genere completo di mobilia ma raramente con un posto per l’auto. La media è un po’ più bassa e si attesta intorno al milione e 200 mila mensili, nelle zone fra Elce, viale Pellini, porta Pesa e corso Garibaldi. Quella per l’alloggio, dunque, è una voce di spesa piuttosto alta per studenti e famiglie, che ad essa devono poi aggiungere il vitto, i libri, i trasporti e i quasi due milioni annui per l’iscrizione alla facoltà. Le somme pagate per l’affitto, per di più, sono spesso in parte o totalmente sommerse, e l’abusivismo in questo settore – nonostante i controlli sempre più frequenti – difficilmente viene individuato. I pagamenti “in nero” sono più frequenti per appartamenti e camere affittate direttamente dai proprietari, senza troppo clamore sui giornali che pubblicano gli annunci, ma utilizzando soltanto il passaparola tra gli studenti o qualche messaggio affisso sulle bacheche universitarie. Più regolare, invece, la situazione presso le oltre cinquanta agenzie immobiliari del capoluogo umbro. Quasi tutte si occupano di locazioni e alcune in modo specifico operano solo nel settore degli affitti. Queste strutture si muovono quasi esclusivamente con contratti a norma di legge. Ciò si traduce – nel concreto – in un aumento dei costi per gli utenti finali, visto il prezzo maggiore richiesto dai proprietari e le percentuali di intermediazione applicate dalle stesse agenzie. A Perugia si arriva anche al caso “limite” – segnalato da numerosi studenti – di una società di servizi che tra i promotori comprende anche il Comune di Perugia e l’Università per stranieri. Gli affitti pubblicizzati in agenzia e su Internet sono tra i più alti in assoluto. Qualche esempio: le camere doppie vanno dalle 350 alle 400 mila lire a persona, le singole da 450 a 600 mila, il monolocale per una persona va dalle 650 mila al milione di lire, il monolocale per due da 900 a un milione e 200 mila, il miniappartamento per due da un milione a un milione e 400, l’appartamento per tre da un milione e 200 a un milione e 600 mila, mentre per quattro persone si arriva anche a un milione e 800 mila lire al mese. Il tutto con costi di commissione per l’agenzia del sette per cento più Iva su tutto il periodo di affitto.

AUTORE: Daniele Morini