Uvisp e Cvs: due strutture al servizio degli immigrati

Dalla burocrazia all'assistenza

Abbiamo già focalizzato la nostra attenzione sulla presenza extracomunitaria a Bastia; ora segnaliamo le strutture di soccorso per gli immigrati attive sul territorio comunale. L’Uvisp, con il suo Ufficio immigrati, che tratta circa 800 casi l’anno, ci fornisce informazioni sulle prestazioni offerte: riempire moduli e pratiche, recarsi in Questura, aggiornamenti sulle normative dell’immigrazione, ricerca di casa e lavoro, ascolto dei loro problemi. L’Uvisp cerca di tutelare ed integrare l’extracomunitario perché, rimarca la responsabile: ‘spesso, dietro all’aiuto a extracomunitari, si cela profit o clientelismo’. Si distribuiscono mobili e abiti, il martedì dalle 21 alle 23, mentre lo sportello per pratiche legali è in funzione il sabato dalle 9 alle 12. Padre Giorgio Roussos, il fondatore, dichiara che l’ostacolo maggiore per l’integrazione, è la mentalità: ‘Gli immigrati hanno difficoltà a comprendere la mentalità degli italiani così frenetica, c’è un abisso culturale, inoltre c’è il bisogno primario della casa, per il caro affitti’. Altra struttura è il Cvs (Centro volontariato sociale), presente a Bastia, dove ci spiegano: ‘Gli extracomunitari che hanno particolari necessità e bisogno d’aiuto vengono da noi seguiti per tre mesi con distribuzione di alimenti, vestiti e la ricerca di una casa e un lavoro’. Grazie ad alcuni pediatri, il centro ottiene latte e alimenti per la prima infanzia e visite gratuite per i bambini. Il Cvs rileva la difficoltà di inserimento nel mondo lavorativo per gli uomini, le domande sono per lo più per badanti o assistenti, la manodopera maschile non è richiesta! L’Ufficio della Cittadinanza del Comune di Bastia Umbra (Assessorato ai Servizi sociali), offre agli extracomunitari gli stessi servizi e diritti che appartengono anche al cittadino italiano, si erogano servizi essenziali di primo livello, prestazioni come informazioni, accompagnamento ed orientamento per i servizi presenti sul territorio a disposizione di tutti i cittadini, segue le problematiche di lavoro e socio-economiche più difficili. Gli immigrati, in possesso della carta di soggiorno, possono usufruire del beneficio ministeriale dell’assegno di maternità: se ne deve fare richiesta entro i primi sei mesi di vita del bambino, l’assegno di sostegno è valido anche per chi ha più di tre figli. Segnaliamo due leggi per l’agevolazione e l’integrazione degli extracomunitari all’interno del territorio. La 285 del ’97 concernente una politica sociale mirata a interventi socio-educativi per l’infanzia e l’adolescenza. Infatti, a Bastia abbiamo centri di aggregazione, laboratori e spazi adibiti all’animazione. Invece la 286 del ’98, dà un sostegno linguistico ai minori immigrati, dalle materne alle superiori per l’apprendimento corretto della lingua. ‘Serve uno sforzo di collaborazione, anche di chi ha un locale sfitto che gente bisognosa potrebbe abitare: perché è un’amara realtà quella dei poveri che dormono sotto i ponti’ – è il triste congedo di padre Giorgio.

AUTORE: Silvia Buzi