“Verrò come un padre che vuole far crescere la sua famiglia nella fede”

Mons. Chiaretti annuncia con una lettera la visita pastorale: prima tappa Castiglion del Lago

“Verrò a farvi visita!” Questo è l’annuncio che l’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti ha affidato ad una lettera pastorale datata 31 maggio 2001, festa della visitazione di Maria, e inviata in questi giorni a tutte le parrocchie della sua diocesi di Perugia – Città della Pieve. E’ l’annuncio ufficiale della “visita pastorale”, che non è una qualsiasi visita di cortesia, ma una struttura giuridica canonicamente determinata dal Codice di diritto canonico (can 396), e quindi un fatto dovuto per legge ecclesiastica. E tuttavia mons. Chiaretti, in questa lettera fa un particolare, riuscito, sforzo, di dare all’iniziativa un aspetto evangelico, ecclesiale, pastorale, amicale. Egli bussa alla porta delle comunità parrocchiale e delle realtà religiose del territorio, non come un estraneo e neppure come un ispettore (anche se il termine greco di “episcopo” può essere tradotto anche con “ispettore”) ma come un padre: “Non sono un ispettore che viene a controllare e a dare ordini, ma un padre che vuole far crescere nella fede la sua famiglia, in obbedienza al desiderio di Gesù, che è il vero ed unico nostro ‘buon pastore'”. La preoccupazione dell’Arcivescovo, giustamente, è polarizzata proprio su questo aspetto: far comprendere il senso vero e più autenticamente cristiano della visita, togliendo da essa quell’aspetto di controllo più o meno fiscale circa le strutture e il funzionamento operativo della parrocchia, cercando invece di incontrare delle vere comunità cristiane animate dallo spirito della carità. “Se mi si chiedesse – scrive mons. Chiaretti – ‘Cosa interessa di più al Vescovo: una parrocchia bene organizzata ed efficiente, o una comunità che vive nella fraternità e nella concordia?’, direi che interessa di più la concordia, la ricerca dell’unità. Oggi la comunione tra persone, anche dentro la famiglia, s’è fatta dolorosa, faticosa, difficile: una ragione in più per ricercarla in ogni modo e con ogni mezzo”. La stessa preoccupazione è espressa quando la lettera parla delle unità pastorali,chiarendo che non si tratta tanto di strutture giuridiche, quanto di un modo di lavorare, un “lavorare insieme” in quello spirito di comunione che dovrebbe animare tutta la diocesi, secondo il modello della Chiesa presentato dagli Atti degli Apostoli (2,42). Per riuscire in questo – scrive l’Arcivescovo – non basta la buona volontà, neppure quella del vescovo, come gli ha ricordato simpaticamente un bambino della prima comunione che gli ha scritto in una biglietto: Se il Signore non costruisce la diocesi invano si affatica il vescovo”. E’ necessaria la forza dello Spirito. Ed è nel segno del rinnovamento della vita cristiana delle comunità che avviene questa visita pastorale, che “vuol essere proprio uno ‘scossone’ -scrive il Vescovo – al nostro torpore routinario per riscoprire il gusto e la fierezza di essere cristiani oggi, innamorati di Gesù Cristo e capaci di testimoniare la consolazione che egli dà a coloro che credono alla sua parola”. Mons. Chiaretti pone in risalto la necessità di “scrollarci di dosso vecchie abitudini religiose” ed anche le “pretese” che spesso i fedeli presentano a parroci e vescovo. “Non chiedete, cari cristiani, cosa deve fare il prete, la parrocchia, il vescovo per voi; ma chiedetevi cosa voi potete e dovete fare per la Chiesa, per la vostra comunità”. E’ in questa impostazione lo “scossone” che vuole rappresentare la visita pastorale per realizzare una Chiesa locale veramente piena di carità e di fervore apostolico. La lettera si chiude con una invocazione alla Madonna della visitazione tratta dal vescovo Tonino Bello. L’annuncio ufficiale della Visita alla comunità perugino-pievese sarà fatto dallo stesso arcivescovo a Città della Pieve, il 15 agosto, durante la solenne celebrazione della riapertura del santuario della Madonna di Fatima (vedi articolo in pagina) Mons.CHiaretti, infatti, inizierà la visita pastorale proprio dalle parrocchie dell’antica diocesi pievese. La prima tappa sarà il 14 ottobre a Castiglione del Lago.

AUTORE: E.B.