Vescovi umbri in Romania: conclusa la visita

Il viaggio dei vescovi umbri in Romania (3-6 luglio) si è concluso con la visita alla comunità greco-cattolica di Bucarest. Ad accogliere i presuli umbri è stato Mihai Fratila, vescovo ausiliare di Alba-Iulia e Fagaras, che ha illustrato la storia della sua comunità in Romania. In particolar modo si è soffermato sul difficile periodo che la sua Chiesa ha attraversato durante il regime comunista con la persecuzione e la tortura di diversi sacerdoti e vescovi, tra i quali mons. Vasile Aftenie martirizzato del 1950 e per il quale è in corso il processo di beatificazione.

“Una costante che ha caratterizzato i quattro giorni del “pellegrinaggio” dei vescovi umbri in Romania è stata quella del dialogo”  ha detto  mons. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e vice presidente della Cei, sottolineando come vi sia stato “un dialogo franco, sereno, mai di maniera” con tutti i presuli incontrati:  il patriarca della Chiesa ortodossa Sua Beatitudine Daniel, con il presidente della Repubblica Traian Basescu, con l’arcivescovo cattolico Ioan Robu, con l’arcivescovo ortodosso Teodosie e il vescovo ausiliare greco-cattolico Mihai Fratila.

“Sono chiaramente emerse difficoltà di rapporti fra la confessione ortodossa di maggioranza e quella cattolica di minoranza – ha aggiunto mons. Bassetti, riferendosi al alcuni “nodi” evidenziati nei vari incontri,  “da un punto di vista umano apparentemente insuperabili” ma, ha ricordato Bassetti, sia mons. Vincenzo Paglia, che ha rappresentato la Ceu nei primi due giorni, sia mons. Domenico Sorrentino, che l’ha rappresentata nei giorni successivi, “hanno sottolineato il contributo positivo che il cammino verso l’unità può ricevere dal messaggio di san Benedetto e san Francesco”. “La nostra umile presenza, – ha aggiunto Bassetti – pur nella semplicità degli incontri, credo abbia in qualche modo contribuito a favorire la promozione del dialogo e della pace”. L’arcivescovo di Perugia ha ricordato che nei colloqui è stata “più volte” evidenziata l’importanza dell’incontro di papa Benedetto XVI il 27 ottobre 2011 ad Assisi con i rappresentanti delle religioni di tutto il mondo. “Il dialogo nasce sempre dalla convinzione di chi è cosciente che non ha soltanto qualcosa da dire o dare, ma anche molto da ascoltare e da ricevere. Abbiamo così sperimentato la gioia di farci dialogo, parola, linguaggio di amicizia con tutti coloro che abbiamo incontrato”.

“Abbiamo condiviso con i nostri fratelli ortodossi la convinzione che il mondo odierno ha sempre più bisogno di valori etico-religiosi, e quindi – ha concluso Bassetti – solo la testimonianza di tutti i cristiani può aiutare l’umanità a superare le profonde divisioni che la lacerano e a fondare e conservare la pace, costruendo nella giustizia e nella verità una civiltà degna dell’uomo».

I vescovi dell’Umbria hanno anche incontrato l’ambasciatore d’Italia, Mario Cospito, ed il nunzio apostolico l’arcivescovo Francisco Javier Lozano. L’ambasciatore ha presentato anche alcune iniziative di cooperazione sociale italiana in Romania a favore di minori in difficoltà, collaborando anche con realtà socio-caritative di espressione cristiana.

Mons. Lozano ha ricevuto in nunziatura i vescovi umbri, concelebrando la santa messa presieduta dall’arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve mons. Giuseppe Chiaretti, che ha fatto notare come tra i nunzi in Romania figura anche mons. Valerio Valeri originario di Città della Pieve, che ha ricoperto questa carica dal 1933 al 1936. Il nunzio nell’esprimere la sua gioia per la presenza dei vescovi umbri ha detto che «questo vostro viaggio è un’occasione di incoraggiamento e di speranza per la piccola comunità cattolica».

A margine della celebrazione mons. Chiaretti ha ricordato la sua partecipazione, in quanto presidente delSegretariato Cei per l’ecumenismo, alla terza assemblea ecumenica europea di Sibiu nel 2007 e le tante badanti rumene presenti in Umbria “segno di collegamento accolto con simpatia e con affetto nella capacità di servizio agli anziani”.