Ha lasciato il segno la visita a Gualdo Tadino del critico d’arte Vittorio Sgarbi in occasione del Palio di San Michele Arcangelo. E specialmente in due frazioni gualdesi, visitate entrambe nella tarda serata (per non dire nottata) di sabato scorso, 28 settembre. In primo luogo a Boschetto, dove Sgarbi ha scoperto che quella che si credeva una statua di san Giovanni Battista è in realtà un Cristo benedicente nel 1548 da Nerone da San Sepolcro, allievo di Michelangelo. Il noto critico ha raccomandato al parroco don Francesco Pascolini, all’assessore alla Cultura Simona Vitali e alla direttrice del Polo museale, Catia Monacelli, di restaurare la preziosa statua: tornerà egli stesso ad inaugurarla l’anno prossimo, in occasione dei Giochi de le Porte, probabilmente nell’ambito di una mostra su Nerone da San Sepolcro, autore di cui Sgarbi stesso possiede molti pezzi. Oltre a ciò, ha raccomandato la direttrice del Museo di esporre la statua presso il Museo della Rocca Flea, sistemazione sicuramente più sicura ed evidente per un capolavoro del genere. La seconda frazione gualdese, in cui Sgarbi è piombato nel cuore della notte, è stata San Pellegrino, dove si trovano alcuni preziosi cicli di affreschi, di scuola marchigiana e di Matteo da Gualdo, databili fra la metà del XIV e la fine del XV secolo. “Era passata la mezzanotte quando è arrivato a visitare le nostre due chiese” ci racconta il parroco don Luigi Merli. “È rimasto davvero ammirato dalla bellezza di alcuni affreschi, specialmente quelli di Matteo da Gualdo, di cui è un grande estimatore. Ci ha fatto i complimenti per come sono tenute le chiese, in particolare la più piccola, nella quale si è soffermato a lungo a contemplare le opere d’arte.” Poi, sempre nel cuore della notte, ha accettato la generosa ospitalità dei sampellegrinesi, bevendo un tè alle 2 e facendo un’allegra spaghettata alle 4 del mattino. Due episodi che hanno definitivamente convinto i gualdesi dell’opportunità di un rilancio in chiave turistica della città.
Vittorio Sgarbi scopre un tesoro a Boschetto
Una statua era opera di un allievo di Michelangelo
AUTORE:
Pierluigi Gioia