Viva commozione tra il clero e i fedeli per la morte di mons. Urru

La salma tumulata nella cripta della Cattedrale di Città di Castello

Viva commozione ha suscitato tra i sacerdoti e i fedeli la notizia della morte di mons. Carlo Urru vescovo e pastore della nostra diocesi dal 20 giugno 1982 al 3 marzo 1981, quando, con il rincrescimento di tutti, si congedò per ritornare a vivere a Perugia, diocesi nella quale aveva esercitato tanti servizi pastorali, dedicandosi, in maniera particolare all’apostolato tra i giovani. La notizia ha fatto rivivere nella memoria di tutti coloro che lo hanno conosciuto, tante immagini della sua personalità, espressa con autenticità e semplicità in situazioni personali e pastorali, dove emergeva sempre la sua delicatezza, il suo interessamento per tutti, la sua condivisione per i malati e i disabili, il suo consiglio delicato e sicuro. Tutte le persone che abbiamo incontrato hanno usato le stesse parole di ammirazione e di rimpianto. Dopo la solenne Messa esequiale nella Cattedrale di San Lorenzo a Perugia, dove era presente anche il nostro vescovo Pellegrino Tomaso con un gruppo di sacerdoti, la salma di mons. Carlo Urru, preceduta da alcune macchine (una con il Vescovo, e una con i parenti del defunto) è stata portata a Città di Castello, accolta da sacerdoti e fedeli e deposta nella cripta della Cattedrale, dove mons. Ivo Baldi ha celebrato la Messa. Alle ore 21.00 poi, c’è stata una Veglia di preghiera, con la partecipazione di adulti e di tanti giovani, presieduta da mons. Ivo Baldi e guidata da don Livio e don Samuele. Il giorno seguente poi, martedì, alle ore 15.30, con una forte presenza di fedeli e la partecipazione di tutto il clero diocesano, c’è stata la concelebrazione presieduta da mons. Sergio Goretti, vescovo di Assisi e presidente Conferenza Episcopale Umbra, con mons. Giuseppe Chiaretti, arcivescovo di Perugia, metropolita, mons. Pellegrino Tomaso Ronchi, nostro vescovo e mons. Ivo Baldi, tifernate, attualmente, vescovo di Huaraz nel Perù. Dopo che mons. Pellegrino Tomaso ha portato il saluto all’assemblea e in particolare alle autorità civili e militari presenti, mons. Goretti, al vangelo, ha illustrato il profilo biografico e spirituale di mons. Carlo Urru, comunicando la sua commozione ai presenti, affidandoli poi alla sua intercessione. A conclusione della celebrazione mons. Pellegrino Tomaso ha benedetto la salma che è stata poi portata, in processione, nella cripta della Cattedrale accanto a quelle dei suoi predecessori dove i tifernati andranno in futuro a raccontargli i loro problemi e a chiedere la sua intercessione. A mons. Urru un ricordo particolare de “La Voce” che ha sempre sostenuto e benedetto.

AUTORE: D. A. N.