‘Vogliamo creare una fitta rete di piccole Chiese domestiche’

Padre Temperilli, direttore dell'ufficio regionale di Pastorale familiare, fa il punto sul lavoro svolto e da svolgere nelle diocesi umbre

Le famiglie saranno il cuore del Convegno ecclesiale regionale del 18 e 19 ottobre prossimi. La preparazione è iniziata nell’ottobre scorso, e ora stringono i tempi e fervono i preparativi. Ne parliamo con padre Luciano Temperilli, direttore dell’ufficio regionale di Pastorale familiare. ‘In questi mesi estivi – spiega padre Temperilli – si sta lavorando a quello, diciamo così, che costituisce il ‘contorno’ del Convegno: l’oggettistica da donare ai partecipanti, preparazione di locandine, manifesti, inviti, messa a punto dei lavori di laboratorio con un corso per i tutor ecc., il lavoro di segreteria insomma. Inoltre si sta prepando un sito internet in cui sarà messo tutto ciò che riguarda il Convegno: dai documenti ai moduli d’iscrizione on line, ai vari link riguardanti la famiglia. Dovrebbe essere pronto per i primi di agosto. Un sito che rimarrà anche dopo il Convegno e accompagnerà il cammino della pastorale regionale della famiglia’. Quali sono le idee forti che proporrete al Convegno? ‘Il Convegno vuole affrontare la problematica della famiglia sotto l’ottica della pastorale. Si guarda la famiglia dal punto di vista teologico, si prende atto delle problematiche antropologiche, sociali, psicologiche… ma si vorrebbe soprattutto riscoprire la bellezza del matrimonio in quanto sacramento, come coppia in relazione di pienezza, come famiglia ‘piccola Chiesa’, come agenzia educativa della fede. Si vuole sottolineare questa realtà anche perché le coppie cristiane si ritrovino non solo a livello di valori ma costituiscano un intreccio in cui aiuto, competenza, amicizia vengano messe in rete per vivere sempre più e sempre meglio la realtà Chiesa. Si vuole partire da una situazione di fatto, riflettere insieme e proporre infine alcune linee comuni, ai nostri vescovi, per un’azione pastorale comune’. Come valuta l’esperienza dei seminari regionali? ‘È stata sicuramente una esperienza importante perché si sono toccate zone diverse della regione e perché c’è stato uno ‘zoccolo duro’ che ha partecipato a tutti i seminari, facendo emergere problematiche e illuminando la realtà pastorale della famiglia. Ma più che un mio parere, che è limitato a questa esperienza, voglio riportare quanto ha affermato mons. Sergio Nicolli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia a Cannaiola di Trevi, che ha detto alle famiglie: ‘Sono veramente meravigliato della vostra presenza. Partecipare a questi seminari non è facile, e molte persone hanno partecipato a tutti e tre. Questo è un segno di speranza. Anche soltanto dieci anni fa, sarebbe stato impossibile’. Una parola di ringraziamento va proprio a Mons. Sergio Nicolli che ha preso a cuore e accompagnato il nostro lavoro. Per noi è stato una garanzia ed un validissimo ‘navigatore satellitare’ per individuare il giusto percorso!’. Le diocesi che tipo di preparazione hanno fatto? ‘La Commissione preparatoria ha invitato tutte le diocesi a celebrare una giornata di ‘ricaduta’ delle tematiche avute dai seminari invitando sia quelli che avevano partecipato ai seminari sia le coppie sensibili alla pastorale. Perugia ha risposto alla grande con un convegno, il 15 giugno, che aveva quale principale relatore il card. Carlo Caffarra, e con una grande festa il giorno dopo, nel cuore della città. Ugualmente Terni, che vi ha dedicato due seminari; il secondo con la presenza di don Nico Dal Molin, della commissione Cei per la Pastorale vocazionale. Assisi ha riportato nell’incontro della Pastorale diocesana del 19 maggio le sollecitazioni emerse nei seminari, cercando di far capire l’importanza di creare una rete tra le famiglie sia a livello diocesano che regionale. Le altre diocesi pensano di fare la loro giornata in settembre. Nel frattempo, parecchie commissioni diocesane hanno utilizzato i dvd dei seminari per animare incontri e approfondire gli argomenti, in modo da creare sensibilità ed interesse intorno a tematiche fondamentali per la famiglia cristiana oggi, anche nelle nostre zone’. ‘Vorremmo – conclude padre Temperilli – che questo Convegno fosse un momento di Chiesa, cioè un momento in cui la Chiesa che è in Umbria prende visione, in questo particolare settore della famiglia, della realtà come segno e/o interrogativo della fede, si confronta con la Parola per individuare un cammino di comunione nell’azione pastorale e nella testimonianza della vita. Perché solo gli sposi cristiani ci possono dire che è bello essere sposi in Cristo; anche oggi, nonostante tutto’.

AUTORE: Maria Rita Valli