Volontari Caritas con i terremotati

A margine della visita del Papa a L'Aquila

Quindici volontari al Campo Caritas all’Aquila condividono la sorte degli aquilani nelle tende, vivono anche loro il disagio del maltempo che rende tutto più difficile. Condividono la estrema provvisorietà di chi ha perso tutto sotto il crollo della casa, anche gli affetti più cari. Per ora il loro compito, ci spiega don Marco Gasparri, responsabile del Campo della Caritas umbra, è stare accanto alle persone, ascoltarle, far sentire loro una presenza amica, rassicurante. Presto agli umbri si affiancheranno i volontari delle Caritas del Piemonte, regioni alle quali Caritas Italiana, d’intesa con le diocesi colpite dal terremoto, ha affidato la zona de L’Aquila Ovest, circa 35 mila persone distribuite nei centri di Pile, Pettino, Coppito, Cansatessa e altri. Il campo caritas è vicino al centro dell’Aquila e da lì i volontari si recano nelle diverse tendopoli della zona. La tragedia, e noi umbri ne sappiamo qualcosa per esperienza, ha come sottofondo psicologico il senso della estraneazione, un sentimento come di sradicamento. Sentisi fuori del proprio ambiente naturale, fuori dei ritmi abituali di vita e di attività, privati di quei confort di cui specialmente chi è avanzato negli anni ha bisogno, comporta uno stato di disagio non colmabile. Le persone devono prendere atto che la propria abitazione è crollata o pericolante, ma se anche è rimasta in piedi e dichiarata agibile come si fa a sentirsi completamente liberi dal sospetto che i tecnici possono sbagliare e che il terremoto potrebbe ancora scuotere irrimediabilmente la terra? I governanti e gli amministratori e tutte le autorità, cercano di non aggiungere pena a pena e preoccupazione a preoccupazione e perciò si sforzano di trasmettere fiducia e sicurezza, ma quando si sta in una tenda con la pioggia battente sui teli di plastica e il fango attorno, soltanto chi si trova lì a condividere la condizione precaria riesce a trasmettere il calore di una vicinanza amica di conforto e sostegno. Questo è il miracolo che stanno compiendo i volontari, con grande slancio di generosità.

AUTORE: M. R. V.