A Gubbio Lumsa e Capodarco insegnano la solidarietà

Inchiesta del Censis sulle libere Università

Tra le ‘libere università’ italiane, la Lumsa di Roma conquista il primato superando altri undici atenei tra cui la Bocconi, la Cattolica, la Luiss, il Campus Biomedico e altre sette accademie. E’ il risultato di un’inchiesta realizzata dal Censis e dal quotidiano La Repubblica.Al termine di una serie di servizi giornalistici, il quotidiano romano ha tracciato proprio un ritratto della Libera università Maria Santissima Assunta, definendola “un’università cattolica che vuole conservare l’ispirazione cristiana e confrontarsi con la modernità”. La ricerca del Censis ha messo a confronto le università private secondo una serie di indicatori, tra cui la produttività, la didattica, la ricerca e l’attrattiva esercitata sui giovani. In evidenza, in particolare la facoltà di Scienze della formazione della Lumsa (le altre sono Lettere e filosofia e Giurisprudenza) che vanta circa 1500 iscritti, di cui 300 nelle sedi distaccate di Palermo, Taranto, Caltanissetta e Gubbio. La didattica decentrata nella cittadina umbra è quella del corso di laurea triennale per Educatore professionale, che la Lumsa ha attivato dal 1999 con la collaborazione della Comunità di Capodarco dell’Umbria. Le iscrizioni al corso eugubino sono partite proprio nei giorni scorsi, mentre i primi studenti del corso si preparano a discutere le tesi di laurea e qualcuno sta decidendo di continuare con le specializzazioni presso la sede centrale di Roma. L’inchiesta Censis-Repubblica ha portato in primo piano proprio la preside della facoltà di Scienze della formazione, di cui fa parte anche il corso di Gubbio. “Ai nostri ragazzi – spiega Carmela Di Agresti – insegniamo ad essere persone responsabili, consapevoli del loro essere a servizio diretto della persona e della società. Ogni ragazzo – continua la preside – è conosciuto personalmente, e seguito durante le esperienze di tirocinio obbligatorio. L’80 per cento degli iscritti – assicura – si laurea in corso, mentre a distanza di 2 anni tutti hanno trovato un’occupazione”. Un discorso che sembra tagliato su misura anche per i prossimi neo-laureati del corso in Educatore professionale di Gubbio, vista la grande richiesta di personale qualificato nel terzo settore.

AUTORE: D.M.