Abbazia di San Cassiano

Luogo ideale per vivere momenti di spiritualità

p align=”justify”In splendida posizione sul monte Santa Croce di fronte alla città di Narni, immersa nel bosco, si trova l’abbazia fortificata di San Cassiano, risalente al X secolo. Luogo ideale per vivere momenti di spiritualità, l’abbazia è retta dal frate benedettino padre Narciso Casanova, che ne è il custode e animatore spirituale. Attualmente può ospitare gruppi non numerosi per ritiri spirituali, soggiorni di preghiera e di meditazione. Ogni domenica viene celebrata la messa mentre l’ultima domenica del mese vi si celebra la preghiera per i malati. L’abbazia sorse su un monastero fortificato risalente alle guerre gotiche (VI secolo). L’impianto originale fu manomesso nel Trecento per dar luogo ad una costruzione articolata internamente in tre navate segnate da eleganti pilastrini con capitelli romanici. L’interno della chiesa provoca la sensazione di trovarsi in uno spazio dove l’orologio del tempo ha smesso di camminare. È a forma di croce greca, le cui braccia si aprono con arcate ad ampio respiro a tutto sesto e poggiano su colonne marmoree ornate di basi e capitelli elegantissimi. Ma è soprattutto l’atmosfera antica e raccolta che la rende particolarmente suggestiva. Il complesso di casette e di fabbricati a servizio un tempo della comunità di monaci è sovrastato da un elegante campanile a cuspide. Il fabbricato della chiesa, benché modificato nel XIV secolo, resta legato ai modelli bizantini (capitelli, pulvini, resti delle decorazioni). Dopo un periodo di abbandono da parte dei proprietari che l’acquisirono intorno alla metà del secolo scorso, la chiesa e tutto il fabbricato erano ridotti ad un cumulo di macerie. Dopo lunghe e macchinose pratiche, nel 1963 cominciarono i primi lavori che, nel 1971, portarono a termine il restauro delle mura perimetrali, del campanile e della chiesa, restituendo quasi completamente a quest’ultima le sue linee originarie. Infatti, mentre si consolidavano i muri perimetrali, si è scoperto che la chiesa, inizialmente, era a croce greca (a bracci uguali), struttura tipica dell’architettura bizantina ed orientale, con al centro le quattro arcate più ampie con tre absidi, delle quali ne rimangono solo due perché la terza, quella di sinistra, in parte è occupata dal campanile. La facciata è stata ricostruita molto fedelmente, ha un bel portale con pilastri e archi concentrici, non ha più l’affresco della lunetta. In alto è stata ricostruita la trifora scomparsa probabilmente nel 1600 e tre aperture ovali. Il recinto di mura merlate, il campanile con la cuspide a forma di piramide quadrangolare e la bella facciata della chiesa incorniciata da tutto il complesso con il bosco che fa da sfondo, formano un quadro suggestivo.

AUTORE: Elisabetta Lomoro