Ambiente e cooperazione: binomio vincente

Norcia / Convegno nazionale promosso da Legambiente

Ultimamente Norcia sta riscoprendo sempre più la sua vocazione di meta congressuale; una constatazione questa che trova ampia conferma soprattutto in relazione alle tematiche che riguardano il settore ambientale. Dopo l’assemblea generale di Europarc 2000 e i meeting che, sempre inerenti l’ambito dello sviluppo ambientale e territoriale, hanno scandito la tre giorni dell’ultima edizione della mostra mercato del tartufo, la città è stata protagonista, nei giorni scorsi, di un convegno nazionale, organizzato da Legambiente Nazionale e dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale (con la collaborazione delle cooperative Monte Patino e Naturalia ed il patrocinio del Comune di Norcia e della Regione Umbria), dal titolo: “Ambiente come sistema economico e territoriale”. I lavori, aperti dal sindaco Alberto Naticchioni e coordinati da circa trenta relatori, tutti illustri rappresentanti dello Stato, del ministero del Lavoro, di Legambiente, della Regione Umbria, delle associazioni di categoria e docenti universitari, sono stati articolati in varie sessioni tese a focalizzare prevalentemente lo sviluppo delle forme cooperativistiche. “Le politiche di sviluppo di un territorio – è stato detto – non riguardano solo gli ambiti della salvaguardia ambientale ma anche quelli dell’economia, dell’occupazione, del turismo, della valorizzazione dei prodotti tipici; ambiti in cui diventa sempre più influente la realtà del terzo settore, quel fare impresa per l’utilità sociale”. Retto dai principi della mutualità, solidarietà, democrazia interna e parità, il modello dell’impresa cooperativa, di fatto, in un territorio come la Valnerina più che altrove, potrebbe rappresentare una delle più interessanti opportunità di incremento occupazionale, diventare un’alternativa al “mito” del lavoro dipendente, perseguendo l’interesse delle comunità locali nella promozione umana e nell’integrazione sociale dei cittadini. “Una prova delle potenzialità legate alla cooperazione in questo territorio – è stato sottolineato – è venuta soprattutto in seguito all’istituzione del Parco nazionale dei Monti Sibillini, nel 1993. Da allora gruppi di giovani hanno manifestato l’esigenza di unirsi e di dar vita a queste ‘realtà sociali’, essenzialmente animati dalla volontà di rimanere ad operare in questi territori marginali di montagna e viverci dignitosamente, puntando sulle proprie capacità professionali ed imprenditoriali”. Quanto a tutela e a sviluppo ambientale ed economico, quindi, la missione della cooperazione ben si coniuga con quella del mondo ambientalista e con quella delle istituzioni locali, dato che tutti questi soggetti concordano nel voler sviluppare iniziative che abbiano come finalità la qualità e la sostenibilità ambientale, fattori qualificanti e discriminanti per riuscire a vincere la sfida della competitività del mercato globale. In questa direzione si sta movendo il progetto “Appennino Parco d’Europa” (illustrato nel corso del convegno) che, grazie a forme di sinergia e partenariato tra vari enti, sta puntando ad una strategia complessiva di conservazione della natura e di valorizzazione degli ambiti culturali, storici e sociali dell’intero arco appenninico. In questa direzione si stanno anche movendo i progetti pensati specificatamente per rilanciare la Valnerina. Negli ultimi due anni, si è attivato un sistema di servizi dei prodotti tipici che ha portato alla costruzione di banche dati di filiera e di figure professionali che serviranno a dare gambe alle imprese. “E’ nata – e questo è stato uno degli interventi conclusivi – anche la proposta della ‘scuola internazionale dell’alimentazione’, strumento comunitario avanzato, destinato a far decollare lo sviluppo dell’intero territorio, al quale parteciperanno le più alte qualifiche nazionali e alcune università europee. Sta ora ai giovani e alle cooperative governare i servizi ed i processi già innescati”.

AUTORE: Antonella Franceschini