Un progetto che oltre a coordinare i diversi interventi attivati, ne promuova degli altri, mettendoli in relazione tra loro anche territorialmente, con il coordinamento di più enti locali ed associazioni per creare un ambito territoriale che risponda in modo omogeneo e più efficace ai bisogni legati a tali esigenze. Si chiama “Progetto immigrazione” ed è stato studiato ed organizzato per funzionare in sette comuni del territorio con l’Amministrazione comunale folignate, quale Comune capofila. Dedicare particolare attenzione alle problematiche legate all’immigrazione che, nei vari comuni del territorio, stanno diventando una vera e propria emergenza sociale e, alla quale è necessario dare delle risposte articolate. Risposte per risolvere quelle priorità che, in breve, si possono condensare in azioni di informazione, orientamento, alfabetizzazione. Ma i Comuni non sono soli. Si appoggeranno a tutte quelle realtà del volontariato che, ormai da anni, come la Caritas, promuovono azioni per l’integrazione e il sostegno agli immigrati. Gli ambiti in cui il progetto va ad intervenire sono i minori, soggetti particolarmente deboli, dove gli elementi di incontro-scontro tra due culture spesso convivono in modo drammatico. La famiglia immigrata è ambito privilegiato di intervento affinché possa costruire essa stessa uno strumento di integrazione, sostenuta sul piano educativo, nell’inserimento lavorativo ed nell’accedere ad un alloggio stabile. Le donne in questo processo assumono a volte un ruolo fondamentale, non solo per l’educazione dei figli, ma anche perché spesso vengono chiamate a sostituire gli uomini nel mantenimento della famiglia, sono il tramite verso i servizi ai quali rivolgere le diverse domande, sono coloro che sempre di più assumono un ruolo fondamentale nel lavoro di cura (assistenza domiciliare e aiuto domestico), per questo è necessario un intervento che miri alla qualificazione e formazione professionale delle donne nel lavoro di cura. I corsi di alfabetizzazione socio-linguistica e culturale per immigrati adulti partono dalla consapevolezza che, una bassa competenza linguistica e comunicativa, pregiudica il processo di inserimento sociale e lavorativo e con esso la partecipazione ai meccanismi e ai processi di inclusione sociale. La realtà dei campi container della città costituisce un ambito dove la massiccia presenza di extracomunitari e la difficoltà di integrarsi in un tessuto sociale già di per sè compromesso, comporta un’attenzione particolare e quindi la creazione di nuove figure, come quelle dei mediatori culturali e di conflitti, di operatori sociali ad hoc, con una articolazione dei servizi itineranti di informazione e consulenza, diventano i servizi e le figure chiave per dare risposte precise. Il progetto a cui hanno aderito oltre al comune di Foligno, quello di Montefalco, Sellano, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Spello e Trevi, si articola quindi nei seguenti interventi: il lavoro di cura e le donne immigrate, l’alfabetizzazione socio-linguistica per immigrati adulti, l’orientamento e l’integrazione socio-lavorativa a favore di cittadini immigrati residenti nei campi container e lo sportello informativo itinerante.
Anche la Caritas partecipa al progetto di cui è capofila il Comune di Foligno
Immigrati: sette Comuni varano la "strategia per l'integrazione"
AUTORE:
Francesca Petruccioli