Antonio Cecchini nuovo diacono permanente

Ammeto in festa per "la chiamata" di uno dei suoi figli

Mentre incombeva il crepuscolo della sera nel dolce e mite pomeriggio d’ottobre, precisamente sabato 28, intorno alla chiesa parrocchiale d’Ammeto si illuminavano le finestre delle case, un brusio di voci si diffondeva sulla piazza del sagrato, mentre le campane mandavano gli ultimi e gioiosi rintocchi richiamanti i fedeli che si affrettavano verso la chiesa, la quale come un’ampia tenda raccoglieva sotto le sue ali il popolo di Dio già riunito per assistere ad un evento importante per la comunità parrocchiale ma anche diocesana. Un suo figlio, Antonio Cecchini, si apprestava a ricevere l’ordine del Diaconato permanente dalle mani del vescovo diocesano mons. Decio Lucio Grandoni. Si percepiva sensibilmente un’aria di festa mentre i sacerdoti ed i diaconi si rivestivano dei paramenti sacri ed i giovani inservienti “all’altare si disponevano per l’inizio della processione che tra il canto festoso dei fedeli si è snodata verso l’altare precedendo il Vescovo e l’ordinando Diacono. All’inizio della Concelebrazione è stato letto il telegramma di Giovanni Paolo II con la sua apostolica benedizione sul nuovo Diacono e su tutta la comunità parrocchiale, auspicio di fecondo servizio pastorale nel popolo di Dio. Iniziando il sacro rito il Vescovo ha sottolineato la gioiosa circostanza per la comunità diocesana, ricordando la famosa frase “Dio ha bisogno degli uomini” che evidenzia come il Signore vuole servirsi degli uomini, anche se difettosi, per salvare altri uomini: e questa è la missione anche di Antonio. Il rito della ordinazione diaconale è stato seguito con commozione da tutti i presenti: la chiamata dell’eletto, la sua pronta risposta, la dichiarazione della sposa del suo convinto consenso, il canto delle litanie dei Santi sul Diacono prostrato dinanzi all’altare, l’imposizione delle mani da parte del Vescovo, la consegna del vangelo all’eletto: egli dovrà proclamare la Parola di Dio. Ha detto il Vescovo: “Credi sempre a ciò che proclami, insegna ciò che credi, vivi ciò che insegni”. All’abbraccio di pace tra il Vescovo ed il nuovo Diacono, è esploso un prolungato applauso da parte di tutta l’assemblea. Il Vescovo all’omelia, prendendo spunto da san Paolo, ha ricordato che l’unico e vero Sacerdote è Cristo: noi partecipiamo al Suo. Non siamo noi i protagonisti, ma è Lui che chiama; i sacerdoti pregano anche per se stessi partecipando alle debolezze umane per poter comprendere quelle altrui. Ha poi ringraziato la comunità cristiana di Ammeto ed il suo pastore mons. Giuseppe Granieri per l’impegno sempre mostrato per le vocazioni. Il diacono Antonio Cecchini, rivestito da paramenti del suo grado, ha assistito il Vescovo nella Messa. La corale della parrocchia ha condotto i canti con la partecipazione di tutta l’assemblea. Al termine della Messa il neodiacono ha voluto ringraziare i presenti con un commosso ed appassionato discorso: ha ringraziato il Vescovo ed i sacerdoti presenti, i diaconi con i quali ha vissuto i suoi anni di preparazione, il Sindaco di Marsciano presente ed i colleghi vigili urbani (di cui faceva parte), i volontari della Croce rossa tra i quali operava, tutti i parrocchiani presenti, e la corale parrocchiale. In modo speciale Antonio ha ringraziato il parroco mons. Giuseppe Granieri e la propria famiglia, la sposa e i due figli, che gli sono stati vicini ed hanno facilitato con affetto il suo cammino verso il diaconato. Uno scrosciante applauso ha coronato queste commosse parole concludendo una cerimonia partecipata con grande entusiasmo della gente di Ammeto che poi si è portata nelle sale adiacenti per consumare un rinfresco all’insegna della fraternità. Al neo diacono Antonio Cecchini, la cui firma compariva spesso su questa pagina, i più caldi auguri di buono e proficuo lavoro.

AUTORE: C. T.