Aumentano le assunzioni

Indagine della Provincia sul lavoro dipendente

Nella provincia di Terni l’occupazione dipendente continua a crescere. È quanto emerge dall’indagine Excelsior, presentata presso la Camera di commercio di Terni in occasione del convegno promosso dalla Provincia e dallo stesso Ente camerale. Obiettivo del progetto è quello di orientare la formazione scolastica e quella professionale attraverso uno strumento conoscitivo in grado di individuare il fabbisogno occupazionale delle imprese. Finanziato dal Ministero del Lavoro e dall’Unione europea, il sistema informativo metterà i propri risultati a disposizione delle strutture pubbliche e private che si occupano della formazione scolastica e professionale e dell’inserimento lavorativo. Dai risultati dell’indagine emerge che l’occupazione dipendente a Terni continua a crescere, anche se con un ritmo più lento rispetto al 2003. Il tasso di variazione è infatti del 2% a fronte del 3,2 del 2003. Resta comunque più alto rispetto alla media del centro Italia (1,1%) e nazionale (1,3%).In totale, le assunzioni programmate dalle imprese nei settori dei servizi e dell’industria quest’anno sono state complessivamente 2.240, con un saldo occupazionale attivo pari a 739 persone. La crescita riguarda sopratutto il settore dei servizi (2,5%) e quello dell’industria (1,5%). Sono soprattutto le imprese più piccole – si legge nel rapporto – quelle che esprimono maggiore disponibilità ad assumere ed è in particolare quella edile a prosperare: da sola, infatti, copre quasi un terzo di tutte le assunzioni previste. Per la microimpresa il tasso di variazione previsto nel 2004 rispetto al 2003 è del 6%.Per quanto riguarda i profili professionali ricercati, le figure più richieste sono quelle degli addetti alle vendite, conducenti di mezzi per il trasporto di merci, muratori, camerieri e baristi, meccanici e manutentori di apparecchiature meccaniche. Quanto ai requisiti richiesti, circa la metà delle imprese provinciali privilegiano personale che abbia già esperienza nel settore. Riguardo invece ai titoli di studio, le imprese ritengono che nel 44% delle assunzioni la licenza media sia sufficiente, mentre la laurea è richiesta solo nel 3,9% dei casi a fronte di un valore, a livello nazionale, pari all’8,4%. Di notevole rilievo la quota di assunzioni di lavoratori extracomunitari nei nuovi posti di lavoro che per il 2004 si prevede dovrebbe arrivare al 34,6%.Infine, per quanto riguarda i vari tipi di contratti, si registra un’elevata diffusione dei contratti di lavoro flessibili rispetto alla media nazionale, anche se il tradizionale rapporto a tempo indeterminato è previsto in quasi la metà delle assunzioni.

AUTORE: Claudia Sensi e Arnaldo Casali