Azione cattolica Perugia. Una Festa per la Pace: musica, giochi e riflessione

In questi giorni più che mai si sta dimostrando indispensabile riflettere e pregare per il dono della pace. Per questo i bambini e i ragazzi dell’Azione cattolica ragazzi, i Giovani e Giovanissimi e gli Adulti dell’Azione cattolica di Perugia hanno organizzato una Festa della pace aperta a tutti.

L’appuntamento è presso il Cva di Monteluce domenica 19 gennaio dalle 15.00 alle 18.00 tra musica, giochi e momenti di riflessione sul tema della pace, guidati dalMessaggio di Papa Francesco, divisi per fasce d’età. Alle 17, dopo la merenda, chiuderà la festa un momento di preghiera tutti insieme, per chiedere il dono della Pace.

Questi gli ingredienti di un pomeriggio per capire come essere “artigiani di pace e di giustizia” a partire dal quotidiano. Alla festa prenderà parte anche un rappresentante della Comunità di S. Egidio, che contribuirà a rendere più esaustiva e concreta la riflessione e l’impegno per la pace. Lo slogan della giornata sarà “Piazza la pace”, un invito e un impegno a mettere in campo tutte le proprie capacità a servizio del bene comune.

L’iniziativa di pace di quest’anno

La Festa della pace è una tradizione dell’Ac che da anni, tra gennaio e febbraio, celebra il “mese della Pace”, ovvero si impegna per una iniziativa missionaria nel mondo, attraverso la vendita di un gadget e la raccolta di offerte. Quest’anno gli aiuti raccolti durante la festa e non solo, saranno destinati a due associazioni che operano in due differenti paesi: il Pakistan e il Kenya.

In Pakistan l’Ac aiuterà l’associazione “Missione Shahbaz Bhatti Onlus”, che opera nel Punjab (una regione del Pakistan). I fondi raccolti andranno nel Villaggio di Khushpur (che tradotto vuol dire villaggio della Felicità),paese natale della famiglia di Shahbaz e di Paul Bhatti.

Qui saranno donate due pecore che innanzitutto permettono la sopravvivenza, ma poi diventano punto di partenza di un’attività economica di sussistenza. Come segno di ringraziamento, la famiglia che riceve questo dono, si impegna a restituire al parroco del villaggio il primo agnello nato, che a sua volta sarà dono per un’altra famiglia in necessità, creando così una catena di solidarietà e cooperazione.

In Kenya invece l’Azione cattolica è al fianco dell’associazione “L’Africa chiama onlus”. Qui i fondi andranno al supporto e all’assolvimento dei bisogni primari, in modo particolare cibo, salute, riparo; a favorire l’inserimento; ad avviare percorsi di reinserimento familiare. In che modo? Il progetto segue un percorso di primo approccio in strada attraverso visite con cadenza settimanale.

V.R.