Bassetti ha incontrato gli operatori sanitari cattolici

Perugia: l’uomo e la famiglia al centro degli incontri di “ambiente” della Visita pastorale del cardinale Gualtiero Bassetti
Perugia. Visita Pastorale: Bassetti incontra gli operatori sanitari cattolici 28 03 2014
Perugia. Visita Pastorale: Bassetti incontra gli operatori sanitari cattolici 28 03 2014

Stanno per volgere al termine gli incontri di “ambiente” (mondo del lavoro, della sanità, dell’immigrazione e dell’università) del cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti promossi in occasione della Visita pastorale alla comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve. Lo scorso fine settimana il presule, accompagnato dal vicario generale mons. Paolo Giulietti, ha incontrato, presso il Centro “Mater Gratiae” in Montemorcino di Perugia, un nutrito gruppo di operatori sanitari cattolici.

Il presule, intervenendo all’incontro con gli operatori sanitari cattolici, ha tracciato un “primo bilancio” della Visita pastorale dedicata agli “ambiti del mondo del lavoro, della sanità, dell’immigrazione e dell’università”, parlando di «mesi di grande arricchimento per la mia persona nell’immergermi in realtà umane profonde accomunate da un grande sentimento di rispetto, di premura, di tutela della persona e della famiglia. Proprio la persona e la famiglia emergono ogni volta che si affrontano delicate problematiche negli ambiti del lavoro, dalla sanità, dell’immigrazione e dell’università». Rivolgendosi agli operatori sanitari, il presule ha detto loro, dopo averli attentamente ascoltati (diversi sono stati i loro interventi), «voi avete sempre al vostro fianco la croce di Gesù. La vocazione dell’operatore sanitario nasce come empatia del doloro umano. Voi siete servi fedeli del Signore nell’accompagnare la persona nella malattia, alleati nella vita ma anche nella morte, perché essa fa parte della natura dell’uomo».

L’incontro con gli operatori sanitari cattolici è stato «ricco ed esaltante, pregno di spunti interessanti per tracciare un documento pastorale sul mondo della salute», come l’ha definito lo stesso presule nell’apprezzare molto i vari interventi presentati e coordinati dal dott. Stefano Cusco, direttore dell’Ufficio diocesano della Pastorale della salute. Sono state evidenziate alcune problematicità, come quelle relative alla scarsità di risorse economiche, spesso molto limitate, che impediscono di operare al meglio. Ma al riguardo è stata anche formulata una “richiesta”, quella che la Chiesa incoraggi tutti a continuare a lavorare anche senza adeguate risorse, a non lasciar solo il paziente nell’affrontare la malattia.

E’ stato anche chiesto come si può essere più cristiani in questo lavoro, la cui risposta si trova anche nell’attuare la parabola del Buon samaritano. In questo un ruolo non secondario può essere svolto dai medici di medicina generale, detti anche di famiglia, che devono sentirsi segno della mano di Dio nello svolgere bene la loro professione, ma anche di riuscire a dare una carezza al proprio paziente, il quale, in alcuni casi, ha più bisogno di questa carezza che della prescrizione di un farmaco. E alcuni medici di famiglia hanno sostenuto che senza la fede non si può fare una carezza. E’ stata formulata anche una proposta, quella di creare a livello di parrocchia dei gruppi di persone che vadano a far visita ai malati, come anche i ragazzi della cresima, che, una volta preparati possano andare anche loro a fare visita a malati e anziani.

Pressante è stata anche la richiesta affinché la parrocchia possa ritornare ad essere punto di riferimento sociale per mettersi al servizio dell’uomo, soprattutto per i tanti casi di solitudine, che spesso sfociano nella malattia. Sempre i medici di famiglia hanno evidenziato la necessità di ricostruire una rete di sostegno a situazioni emarginate ed emarginanti. Al riguardo, il dott. Stefano Cusco, soffermandosi sulla «necessità di conoscersi e riconoscersi tra operatori sanitari cattolici nel luogo dei lavoro ma anche in ambito ecclesiale», ha annunciato che a breve «partirà un’iniziativa aperta a tutti e che consentirà di registrarsi alla sezione salute del portale Web della Diocesi (www.diocesi.perugia.it)».

Altri operatori sanitari hanno sottolineato che c’è attenzione umana alla persona malata e sola anche da parte di colleghi non credenti o alla ricerca di Dio, ma nei consultori sanitari pubblici si coglie la differenza: l’operato dei credenti ha anche un “taglio educativo” non indifferente nell’indicare la strada della verità.

AUTORE: Riccardo Liguori