Battesimo dei bambini: sì o no?

La scelta della fede sembrerebbe un affare da grandi, da persone che hanno raggiunto la ragione. Per quale motivo allora battezzare i bambini?

Fin dall’antichità si ha testimonianza della prassi di battezzare i bambini. Infatti, se nei primi secoli la modalità prevalente era quella di battezzare gli adulti, la Chiesa non ha mai escluso i bambini dal dono del battesimo, quella che poi nel corso dei secoli è divenuta la prassi prevalente.

Questo anzitutto è giustificato dal fatto che Gesù ha dato ai discepoli una missione ben precisa: “Andate e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato” (Mt 28,19).

Forte di questo invito, la Chiesa mai ha tralasciato la possibilità del dono del battesimo anche ai più piccoli. L’obiezione però che sovente viene fatta è: “Ma perché battezzare un bambino? Può scegliere da solo la fede quando sarà grande!”. Se da una parte tale obiezione potrebbe risultare fondata, dato che l’adesione di fede rientra nell’ambito della libertà di ciascuno, dall’altra possiamo dire che è una mezza verità per almeno tre ragioni.

Infatti il cristiano ogni anno rinnova la propria fede nella grande Veglia pasquale, rinnovando anche l’impegno nella testimonianza e nella trasmissione di essa verso tutti, non solo verso alcune categorie di persone. Se non lo facessimo, saremmo cristiani – per così dire – a metà perché verrebbe meno la nostra originaria missione.

Inoltre è da ricordare che il primo luogo di trasmissione della fede è la famiglia, “Chiesa domestica” che ha il grave compito di essere protagonista principale nell’educazione alla fede. Con il sacramento del battesimo la Chiesa dà a ogni uomo e ogni donna la possibilità di essere uniti con Cristo, di essere liberati dal potere delle tenebre, di ricevere lo Spirito santo, di divenire nuova creatura, di entrare a far parte del corpo ecclesiale, ma solo se vediamo tutto ciò nella logica del dono non risulterà essere un’imposizione da parte dei genitori.

Infatti il battesimo è anzitutto un diritto del quale nessuno può essere privato, che sia adulto o neonato. Sarà poi l’età adulta il tempo opportuno per confermare o meno, con le proprie scelte, la fede nella quale sono stati battezzati.

Infine, se per alcuni battezzare i bambini significa influenzare la libera scelta dell’individuo, va ricordato che ciò vale anche per la scelta di non battezzare, così come ogni scelta o non scelta dei genitori in qualsiasi ambito di vita influenza in qualche maniera i più piccoli. Ma ciò rientra nella normalità di vita di ogni famiglia, nella responsabilità educativa dei genitori che cercano di dare sempre il meglio ai proprio figli.

Don Francesco Verzini

3 COMMENTS

  1. Cosa c’entrano i vaccini con il battesimo? Il battesimo è una scelta di fede, si sceglie di appartenere a CRISTO! non è un imposizione dettata dalla fede di altri…è come se io scegliessi la moglie o il marito per i miei figli.. come si può sposare qualcuno che nemmeno si conosce?

  2. Buongiorno, diciamo pure che il Battesimo, come tutti i sacramenti, è il mezzo di trasmissione della Grazia.
    Quindi perchè negare la Grazia per tanti anni quando può cominciare ad agire da subito.
    Io penso questo e quindi ben venga il Battesimo dei bambini

    • Buona Domenica. Rendere partecipi della Grazia del battesimo ai bambini è un gesto di amore grande perche diamo il ”meglio” ai bambini. Quando scegliamo di vaccinarli, non chiediamo il loro parere, quindi loro non scelgono ma noi adulti li vacciniamo lo stesso perche vogliamo il meglio per loro.

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