Commemorazione dei 40 Martiri a Gubbio

GUBBIO. Le commemorazioni in memoria dell’eccidio dei 40 Martiri
Fiori ed eugubini davanti al mausoleo dei 40 martiri a Gubbio nel giorno della celebrazione
Fiori ed eugubini davanti al mausoleo dei 40 martiri a Gubbio nel giorno della celebrazione

Per Gubbio non un semplice rituale, ma l’occasione per ricordare, onorare e riflettere su una delle pagine più dolorose della sua storia: l’eccidio dei Quaranta Martiri, consumato per rappresaglia nelle prime ore del 22 giugno 1944 dalle truppe tedesche.

Era stata la risposta crudele e impietosa ad un episodio avvenuto due giorni prima, all’interno dell’allora bar Nafissi di corso Garibaldi (ora sede di un’attività commerciale) dove era stato ucciso un ufficiale medico tedesco – Paul Rademacker – e un altro, ferito. Questi era riuscito a raggiungere l’albergo San Marco, sede del comando germanico, e a dare l’allarme. Immediata e spietata la reazione, con un rastrellamento condotto senza guardare in faccia ad alcuno; vennero preso ragazzi giovanissimi, uomini di diversa età e professioni, una madre e la figlia.

In un contesto di totale disorientamento, il vescovo dell’epoca mons. Beniamino Ubaldi provò a invocare clemenza prima provando a far ricadere la responsabilità di quanto accaduto su fuoriusciti stranieri, quindi provò a suscitare le corde del sentimento offrendo la propria vita in cambio di quella degli ostaggi. Il crepitare dei mitra salito dall’immediata periferia al centro storico, rilanciato nella pianura alle prime luci del 22 giugno, annunciò che la vendetta e l’odio avevano fatto il loro percorso sterilizzando perdono e umanità.

Una tragedia che si porta dietro tuttora sentimenti di dolore e di generale rimpianto, una ferita aperta e difficile da sanare. Solenni, come sempre, le celebrazioni che si terranno nel Mausoleo costruito sul luogo stesso dell’eccidio (il progetto è dell’arch. Frenguelli, il verde di Pietro Porcinai) dove dei martiri si conservano le spoglie mortali, la memoria e l’insegnamento.

Questo il programma: venerdì 21 giugno, alle ore 21, veglia di preghiera e riflessione. Sabato 22 giugno: alle ore 6.30 (ora dell’eccidio) messa officiata dal vescovo mons. Mario Ceccobelli. Altre messe alle ore 7.30, 9, 10.30, 11,30, 18. Alle ore 9.30 raduno delle autorità in piazza 40 Martiri, deposito corone di alloro ai monumenti ai caduti; ore 10 prima della messa ufficiale, omaggio floreale del Consiglio comunale dei ragazzi dinanzi al muro della fucilazione, dove sono visibili ancora oggi i segni dei colpi, saluti delle autorità. Sarà presente il sindaco di Sant’Anna di Stazzema, Michele Silicani. Come al solito, gli esercizi commerciali, in segno di lutto cittadino, terranno abbassate le serrande abbassate fino alle 10.30.

AUTORE: Giampiero Bedini