Con il Papa dalla parte degli ultimi

Il primo incontro per insegnanti ed educatori organizzato dalla Cresu alla luce della visita del Papa ad Assisi, sul tema “Al Serafico dalla parte degli ultimi: il valore della gratuità”
Il tavolo dei relatori
Il tavolo dei relatori

Il 7 marzo presso la Domus Pacis di Assisi si è tenuto il primo incontro regionale di quest’anno promosso dalla Commissione regionale per l’educazione, la scuola e l’università, sul tema “Al Serafico dalla parte degli ultimi: il valore della gratuità”. Si è voluto riflettere sulla realtà degli ultimi a partire dall’incontro del 4 ottobre di Papa Francesco al Serafico con i bambini e ragazzi disabili e ammalati. Hanno partecipato con grande interesse dirigenti scolastici, docenti, genitori, studenti, sacerdoti, religiose, educatori.

Dopo l’introduzione della prof.ssa Anna Rita Caponera, coordinatrice regionale Cresu, il video di alcune toccanti immagini dell’incontro di Papa Francesco ci ha fa rivivere le forti emozioni di quello storico incontro. L’intervista del giornalista e vaticanista Raffaele Luise a Francesca Di Maolo, presidente del Serafico, a Fausto Santeusanio, medico, a Carlo Menichini, dirigente scolastico ha approfondito in modo egregio i vari aspetti legati alla realtà degli ultimi, a tutte quelle persone che sono alla periferia del nostro cuore, perché se ne abbia cura con amore.

Luise ha sottolineato tuttavia come sia anche molto complicato e difficile la riflessione su questi problemi. Ha evidenziato il grande carisma di Papa Francesco che ci mostra sempre il Vangelo, il comportamento di Gesù nel suo incontro con le persone e non si limita a gesti, ma crea eventi con la sua capacità comunicativa, aprendo processi relazionali nuovi. Il Papa infatti si è trattenuto a lungo al Serafico, è si mischiato senza fretta – come Gesù per le strade della Galilea – con le persone, comunicando amore, partendo dalla periferia più estrema, quella del dolore, che non può neanche esprimersi.

Il giornalista prima di rivolgere le sue domande alle personalità presenti ha elogiato le splendide parole della Presidente, che hanno commosso il Papa; il quale, lasciato il discorso scritto, ha preso spunto dalle sue parole regalandoci delle riflessioni meravigliose sul dolore, sulle piaghe dell’umanità.

Il prof. Menichini ha sottolineato come la scuola abbia il compito di accogliere e integrare tutte quelle persone che hanno qualche problema, senza escludere nessuno, ma dando un valore forte a ogni persona. E l’accoglienza è fondamentale per attivare un processo di dialogo e di scambio con tutti.

Il dott. Santeusanio ha evidenziato come tutte le “piaghe” devono essere riconosciute e ascoltate. La sua riflessione è proseguita partendo dal buon samaritano, l’unico che ha visto e riconosciuto quel dolore sui margini della strada, per lanciare a tutti un invito, perché non sappiamo più riconoscere chi soffre! Ha proseguito dicendo che oggi si possono curare tante malattie rispetto al passato eppure la realtà è molto complessa, vedi la popolazione anziana bisognosa di particolare cura e le diverse problematiche bioetiche. Luise si è soffermato su questo sfondo inquietante per ricordare come il Papa sia l’attuale samaritano che fa della Chiesa un ospedale da campo; e così è dove lui si reca con grande amore, dolore e gioia!

La presidente Di Maolo ha espresso ancora una volta la sua emozione per aver avuto il Papa lì, in mezzo a quei ragazzi, che non hanno voce, che sono nel silenzio, che neanche votano e lui, il Papa, che li ha abbracciati! La cosa più forte, ha proseguito, è stata quella di fare esperienza di paternità: anche i ragazzi con deficit molto gravi hanno riconosciuto il “padre”, gli hanno parlato per chiedere, per confidarsi; anche chi non si fa toccare, si è avvicinato a lui e si è fatto abbracciare. “Cristo era lì presente nei ragazzi e nel Papa in una umanità profonda che noi abbiamo dimenticato. La sofferenza la scansiamo, il dolore lo evitiamo, mentre il Papa lo ha riconosciuto e accolto”, ha detto la Di Maolo.

Anche il Serafico è un luogo dove coltivare la speranza, perché la vita è sempre possibile, ma va custodita; occorre ricordarsi dell’altro e farsene carico. La sete di relazione dei ragazzi del Serafico è grande, ma anche nella scuola e con il malato la relazione e l’ascolto sono fondamentali per una cultura dell’accoglienza e dell’incontro, e non dello scarto come purtroppo avviene oggi. L’incontro, dopo alcuni interventi da parte dell’assemblea, si è concluso con le parole del vescovo mons. Sorrentino che ha ricordato quello storico evento con commozione e gratitudine.

Cresu – Assisi: I prossimi incontri

Gli incontri della Cresu, pensati per stimolare dialogo e confronto, prevedono una tavola rotonda guidata da un giornalista e aperta alle domande dei presenti. Si prosegue il 21 marzo (“Alla Proziuncola insieme ai giovani: per costruire il futuro”) con il discorso del Papa ai giovani e con Piero Damosso di Rai-Tg1 che intervista il pugile Roberto Cammarelle, il responsabile del servizio regionale per gli oratori don Riccardo Pascolini e la dirigente scolastica Bianca Maria Tagliaferri. Si conclude il 4 aprile (“Alla sala della Spoliazione: imparare stili di vita più essenziali”) con il discorso fatto alla sala della Spoliazione e con il direttore di Avvenire Marco Tarquinio che intervista don Luigi Ciotti, coordinatore di Libera. Sempre ad Assisi, alle ore 16, alla Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli.

AUTORE: Rita Ferri