Conte ad Assisi: “Riscopriamo l’essenziale e un nuovo umanesimo”

“San Francesco ci parla oggi forse più che mai. La drammatica crisi sanitaria causata dall’epidemia da Covid 2019 ci sta ponendo interrogativi fondamentali sulla vita e sulla morte. Ci porta a ripensare a ciò che veramente conta nella vita. L’uomo si è dovuto misurare con un nemico invisibile, che ha sconvolto le nostre esistenze causando inquietudine e rabbia, sofferenza. Coloro che non sono stati colpiti dal virus sono stati costretti ad allontanarsi dagli affetti più cari. Riscopriamo il valore dell’essenziale, di ciò che è invisibile agli occhi ma decisivo per l’esistenza”. 

Sono le parole del presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, intervenuto ad Assisi per la festa del patrono d’Italia, san Francesco. Dopo la celebrazione solenne del 4 ottobre, presieduta dall’arcivescovo di Pesaro mons. Piero Coccia, dalla loggia del Sacro Convento parlano le istituzioni, a cominciare dal neo eletto presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.

Il presidente Conte fa riferimento anche all’enciclica “Fratelli tutti” firmata ieri da Papa Francesco, arrivato ad Assisi per la celebrazione della messa sulla tomba del Santo.

“Siamo chiamati a volgere lo sguardo al futuro – afferma il premier – abbracciando con coraggio, con fiducia, una prospettiva di rinascita, un’autentica conversione, verso un modello di sviluppo più equo e sostenibile, più attento all’ambiente, orientato al pieno, integrale sviluppo della persona. Dobbiamo cogliere questa straordinaria opportunità, l’attesa di una nuova alba che oltrepassi i tanti confini che ci hanno diviso e impoverito”. 

Il resoconto degli interventi istituzionali di oggi ad Assisi, e molto altro sulla festa di san Francesco, nello speciale trasmesso oggi pomeriggio da Umbria Radio InBlu.