Nel 2012, secondo un’indagine condotta dal ministero degli Interni e dall’Istat, la Provincia di Perugia era al decimo posto in Italia per gli sfratti, con 984 esecuzioni. Nel 2013 l’Umbria rischia di superare i 1.300 sfratti, di cui circa il 90 per cento per “morosità incolpevole”. Secondo l’indice della sofferenza abitativa, in provincia di Perugia si rileva in media una sentenza di sfratto ogni 56 famiglie, e in provincia di Terni addirittura una sentenza ogni 50 famiglie. Dall’altra parte, ci sono almeno 40 mila vani sfitti o invenduti. Dati preoccupanti.
Ne è consapevole l’assessore regionale alle Politiche abitative, Stefano Vinti, che lunedì scorso a palazzo Donini ha illustrato le nuove disposizioni regionali per la concessione di contributi onde agevolare il reperimento di nuovi alloggi da destinare alle famiglie sfrattate.
“Abbiamo inquilini senza case e case senza inquilini – ha sottolineato Vinti -. Per questo la Giunta ha lavorato per approvare tutti i provvedimenti possibili per aiutare le famiglie in difficoltà”. L’obiettivo del provvedimento – per cui la Regione ha messo sul piatto un milione e mezzo di euro – è agevolare l’incontro tra domanda e offerta nel mercato privato della locazione, mediante l’erogazione di contributi e incentivi ai proprietari che mettano a disposizione alloggi liberi. “In questo modo – ha continuato Vinti – contiamo di poter reperire almeno 300 alloggi a canone concordato”.
Gli alloggi disponibili saranno individuati dall’Ater regionale (Azienda territoriale dell’edilizia residenziale) attraverso un bando pubblico regionale rivolto ai proprietari privati di alloggi liberi, che potranno offrire la propria disponibilità indicando le caratteristiche della casa, tra cui il canone di locazione che dovrà comunque essere “concordato”.
Successivamente l’Ater predisporrà singoli elenchi degli alloggi disponibili in ciascun Comune, ordinandoli per grandezza e dando priorità a quelli meno onerosi sotto il profilo del canone di locazione. I contributi regionali, che verranno erogati ai proprietari, non potranno superare i 200 euro mensili e andranno a integrare il canone di locazione del nuovo alloggio, fino al miglioramento della situazione economica della famiglia o comunque non oltre i 24 mesi. Sono previsti, inoltre, due ‘bonus’ di 200 euro per i proprietari che concordano un canone minimo, e altri 200 euro per gli affittuari se il costo dell’affitto è superiore al 15 per cento del reddito.
Trovati gli alloggi, l’Ater provvederà ad individuare, attraverso un bando pubblico regionale, le famiglie beneficiarie. La graduatoria definitiva sarà formulata tenendo conto del grado dei diversi possibili livelli di sfratto, del reddito Isee del 2012 e della composizione del nucleo familiare.
Chi potrà beneficiare del bando
Per beneficiare del bando regionale occorre aver un provvedimento esecutivo di sfratto per “morosità incolpevole”. L’inadempienza nei pagamenti deve dipendere esclusivamente da una significativa riduzione del reddito, intervenuta dopo la stipula del contratto di affitto, causata da licenziamento (escluso quello per giustificato motivo soggettivo e le dimissioni volontarie); collocazione in cassa integrazione ordinaria o straordinaria o in stato di mobilità; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipico; cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate alla Ccia aperte da almeno 12 mesi; malattia grave o invalidità di uno dei componenti il nucleo familiare che abbia comportato la necessità di far fronte a documentate spese mediche e assistenziali di particolare rilevanza; decesso del componente il nucleo familiare unico percettore di reddito.