Primo pomeriggio del 22 novembre, festa di Santa Cecilia, siamo in nove, altre due coriste ci raggiungeranno a Roma. Il coro di “Santa Maria Assunta” della parrocchia di Corciano parte in anticipo, per rispondere all’ invito del cardinale Bassetti che domenica 11 novembre, celebrando messa a Corciano, nel ringraziare il coro ha espresso l’auspicio di averlo proprio il 22 sera, alle 18, a messa nella basilica di Santa Cecilia in Trastevere, della quale è titolare.
In anticipo perché? È semplice, dal 23 al 25 si tiene il III Incontro internazionale delle corali in Vaticano al quale intendiamo partecipare.
È sera, la basilica di Santa Cecilia è splendida, i piccoli cantori fanno il loro ingresso nel Coro della Cappella Sistina con una cerimonia solenne e commovente allo stesso tempo, la liturgia ed i canti sono bellissimi, abbiamo fatto bene ad anticipare di un giorno.
Il convegno per la nuova Evangelizzazione
Mattina del 23 novembre, bisogna far presto, il convegno organizzato dal Pontificio Consiglio per la nuova Evangelizzazione ha richiamato a Roma 8.000 coristi da tutto il mondo, organizzare in sicurezza l’accesso di tante persone nell’ aula San Paolo VI non è uno scherzo; siamo stati bravi, entriamo tra i primi.
Il tema del convegno “Musica nella liturgia e nella catechesi per la nuova evangelizzazione”, prevede relazioni dei massimi esperti del canto nella liturgia e le testimonianze di coristi, musicisti, sacerdoti provenienti da diversi angoli del mondo dove la fede deve esprimersi in contesti difficili, come Iraq, Cina, Turchia e Libano.
Riflettendo su questi Paesi è difficile che il nostro primo pensiero vada ai canti nelle cerimonie liturgiche, eppure anche lì la liturgia si anima con il canto. Il convegno ha la sua conclusione sabato 24 con altre toccanti testimonianze e la relazione di mons. Fisichella presidente del consiglio per la nuova evangelizzazione.
Riflettendo tutti noi coristi e coriste insieme alla maestra Antonietta Battistoni, ed a don Fabrizio Fucelli, nostro parroco, abbiamo creduto di cogliere quello che ci è parso il significato più profondo del convegno: la musica, in quanto linguaggio universale è un ulteriore strumento per la nuova evangelizzazione del nostro tempo.
La musica sacra ha raccolto nei secoli un patrimonio di grandi opere, veri monumenti della spiritualità dell’uomo che vanno conosciuti ed eseguiti, tuttavia un coro liturgico ha il compito di animare la liturgia in maniera efficace, deve portare a cantare le lodi del Signore l’intera assemblea dei fedeli, rifuggendo dai virtuosismi fine a se stessi in favore di un coinvolgimento autentico di chi, non iniziato al canto, tuttavia sente il fascino della Parola musicata e vorrebbe partecipare.
Le Corali dovranno quindi abbandonare la strada del perfezionamento musicale limitandosi a brani più orecchiabili? No, tutt’altro, cantare nelle celebrazioni eucaristiche prevede corali che continuano a migliorare le loro conoscenze, le loro competenze musicali, perché cantare “con” e “per” l’assemblea non vuol dire minore qualità. D’altronde una corale non canta solo durante le celebrazioni liturgiche, ma ha grandi spazi per dar conto del suo lavoro.
Le parole di Papa Francesco
Dimostrazione ne è stato il momento in cui i canti hanno accompagnato la presenza di Papa Francesco nella sala, nel corso dell’udienza che ha voluto concederci.
Con parole semplici e dirette, come narrando una parabola, il Papa ha riassunto il tema del convegno: “Talvolta mi rattristo quando in alcune cerimonie in cui vado si canta tanto bene ma la gente non può cantare. Una cosa strana…” ma ci ha anche incitati a perfezionarci: “Voi studiate e vi preparate per rendere il vostro canto una melodia che favorisce la preghiera e la celebrazione liturgica … ma, per favore, – ha ripetuto – non fate la prima donna”.
Il coinvolgimento, la gioia piena dei coristi convenuti in Vaticano, la loro preparazione ed il loro impegno si è manifestato ancora con il concerto di sabato pomeriggio e nella messa di domenica nella Basilica Vaticana. Tante nazioni, tante culture, ma nessuna dissonanza tra le ottomila voci che cantavano insieme per la prima volta, sia durante il concerto sia nella celebrazione liturgica.
Dopo la benedizione di Papa Francesco all’ Angelus ed il suo sentito ringraziamento per il lavoro che svolgiamo abbiamo ripreso la strada di casa con una consapevolezza in più ed un impegno a fare nostre le parole degli insigni oratori e di Papa Francesco.
Il coro parrocchiale di Corciano