Domenica al Curi sale la capolista. In arrivo 15.000 tifosi giallorossi

Mentalità vincente per dare "scacco matto" alla Roma

La settimana più lunga. Iniziata con il clamoroso ko interno contro il Bologna, proseguita con i pronunciamenti sulle controanalisi alle urine di Bucchi e Monaco con i comprensibili sviluppi sulla vicenda doping che li ha visti protagonisti e finita con l’assalto dei tifosi della Roma alla biglietteria dello stadio “Curi” perché domenica, con l’arrivo della capolista, il popolo giallorosso vorrebbe uno stadio versione “Olimpico”.Ah, dimenticavamo, ci sono state fibrillazioni anche per il caso Guinazù, tuttora irrisolto con la diatriba – sotto il severo controllo della Fifa – con il club argentino del Newell’s Old Boys. Il Perugia sull’orlo di una crisi di nervi? Non sarebbe da stupirsi se così fosse, con Serse Cosmi, profeta in patria che continua a predicare umiltà e carattere per non lasciarsi travolgere dagli eventi, decisamente contrariato perché di calcio giocato, per lui l’unico argomento valido, se ne è parlato pochissimo. Improvvisamente la ruota ha cominciato a girare per il verso contrario. Con un “puff”, almeno a livello di considerazione nazionale, del Perugia che aveva fatto così bene nelle prime giornate tanto da battere il Parma e andare a vincere a Firenze, offrendo convincenti prestazioni ed esaltando le qualità di illustri sconosciuti, è sparito praticamente tutto. Due sconfitte consecutive, scandali presunti, gioco in regresso, disinteresse di parte della tifoseria tanto da registrare domenica scorsa solo poco più di seimila presenze allo stadio. Tempi duri, si potrebbe dire; ovviamente senza un preciso perché. La vicenda doping ha pesato come un macigno. Con Cosmi che ne ha parlato come elemento condizionante sull’esito della gara persa contro gli emiliani (bravi ed essenziali al massimo nel fare il loro dovere, ma non certo mostri sacri). Ma l’innocenza dei due giocatori sfortunati protagonisti, vista dall’esterno appare evidente. Il professor Cerulli, capo dell’equipe medica biancorossa, non ha dubbi e anche se l’esito delle controanalisi non dovrebbe confortare (si sarà conosciuto al momento in cui andiamo in stampa) perché i campioni di urine sono gli stessi rispetto a quelli analizzati dopo Lazio – Perugia, è pronto a ribadire la mancata assunzione volontaria di qualsiasi anabolizzante, nandrolone su tutti. Resta da capire come il Perugia potrà difendersi e quali sanzioni verranno inflitte a Bucchi e Monaco con Cosmi che potrebbe perdere a lungo due pedine fondamentali di uno scacchiere che già di per sé non appare completo (soprattutto in difesa). L’unico modo per farla in barba a tutto e a tutti? Chiaro: battere la Roma, costringendola ad una brusca frenata rispetto alla fuga intrapresa in vetta alla classifica e lasciando di stucco i suoi tifosi. Ma come fare? Se si guardano i valori che andranno in campo domenica, è evidente che il divario – con tutto il rispetto per i grifoni – è netto. Liverani vale Totti? Saudati vale Batistuta? Pieri vale Candela? Vista così, e guardando anche all’andamento dei capitolini, il Perugia sembra spacciato. Ci vorrà tutta l’arte di Cosmi, che intanto giustamente rifiuta di figurare come sconfitto in partenza, per galvanizzare al massimo i giocatori del Perugia e trovare la mentalità vincente oltre alla mossa da… scacco matto. Resta il fatto che la Roma avrà anche l’arma in più del tifo. Per la prima volta, probabilmente, il “Curi” sarà terra di conquista sugli spalti. Gli annunciati 15.000 tifosi giallorossi potrebbero rappresentare il doppio di quelli del Grifo: brutta storia, che mette a nudo una volta di più il distacco del grosso della tifoseria dalla squadra tra pay per wiew che impigrisce, prezzi dei biglietti alle stelle, frattura (visibile ora come tregua “armata”) con la società, scetticismo sulle potenzialità della squadra. Un quadro decisamente triste che solo i grifoni, sulle cui teste pende il rischio della terza sconfitta di fila e conseguentemente il rialimentarsi del ciclone-Gaucci, potranno smentire.

AUTORE: Francesco Bircolotti