Dossier maltempo

Proseguono da un mese gli interventi della Protezione civile nelle aree colpite. I danni all’agricoltura sono immensi
Un ponte travolto dall’acqua a Isola Fossara,  Scheggia
Un ponte travolto dall’acqua a Isola Fossara, Scheggia

Il 10, 11 e 12 novembre l’Umbria è stata colpita da un’ondata di maltempo eccezionale, cha ha causato frane e allagamenti. Finita l’emergenza, a distanza di circa un mese, la macchina operativa resta pienamente in moto, con l’avvio degli interventi più urgenti e la grande incognita degli aiuti governativi.

L’evento

L’ondata di maltempo del novembre scorso ha colpito prevalentemente la parte nord-orientale della regione, che è stata interessata da frane, smottamenti, allagamenti e piene dei fiumi quali il Tevere, l’Alto Chiascio in zona Branca, il Topino e il Sentino, che in quell’occasione ha esondato colpendo 12 abitazioni. Al lavoro a fianco della Protezione civile regionale, anche quaranta associazioni e circa 200 volontari.

I territori umbri maggiormente colpiti sono stati tutti i Comuni della fascia appenninica. Il Comune in assoluto più danneggiato, per numero e gravità dei dissesti, è stato quello di Scheggia e Pascelupo, seguito da Costacciaro, Gualdo Tadino, Gubbio, Montone, Sigillo, Nocera Umbra e Sellano.

“Per fortuna – sottolinea l’architetto Diego Zurli, coordinatore dell’ambito Ambiente, territorio e infrastrutture della Protezione civile regionale – l’ondata di maltempo ha interessato una zona della regione poco abitata. Si è trattato soprattutto di edifici allagati al pianterreno o temporaneamente evacuati o isolati, come l’ospedale di Branca. I danni principali hanno interessato la viabilità, compromettendo totalmente o parzialmente la transitabilità di alcune strade, anche di notevole importanza, come la Flaminia e la Contessa”.

La situazione attuale

Dal 10 novembre a oggi, la Protezione civile regionale non ha mai smesso di lavorare. Terminata la fase acuta dell’emergenza, è iniziata la conta dei danni e i primi interventi. “Abbiamo lavorato al fianco dell’Agenzia forestale – prosegue Zurli – e, in alcuni casi, di imprese locali che si sono messe a disposizione per le situazioni più impellenti nei Comuni maggiormente colpiti. Le arterie stradali più danneggiate, la Flaminia e la Contessa, sono state riaperte al traffico, seppur parzialmente, grazie all’intervento tempestivo della Provincia. Ovviamente, per il ripristino completo di tutta la viabilità occorreranno settimane e progetti strutturali approfonditi di notevole impegno, anche economico”.

Alcuni giorni fa la Giunta regionale ha stanziato 233 mila euro per garantire fin da subito ai Comuni colpiti alcune risorse per interventi di piccola entità. “Stiamo infine raccogliendo – conclude Zurli – tutte le segnalazioni di danni da parte di Amministrazioni, aziende e privati. Entro qualche giorno sarà pronto un dossier completo con la stima puntuale dei danni, che verrà inviato al dipartimento nazionale di Protezione civile, con il quale saranno formalmente chieste le risorse necessarie per far fronte a tutti gli interventi necessari. Con molta probabilità, seguirà poi un sopralluogo diretto del Dipartimento nazionale. Ci auguriamo, visti i tempi difficili, che le risorse riescano ad arrivare”.

I danni all’agricoltura

L’ondata di maltempo che ha investito parte dell’Umbria lo scorso novembre ha dato il colpo di grazia a un anno da dimenticare per il settore dell’agricoltura e dell’allevamento, piegato sotto i colpi di eventi metereologici sempre più violenti e improvvisi.

L’allarme arriva dagli stessi lavoratori del settore, attraverso le associazioni di categoria. “In alcuni casi – sottolineano dalla Coldiretti Umbria – le eccezionali piogge hanno allagato terreni appena seminati a cereali, con il rischio di asfissia delle piante. In altri casi, invece, hanno impedito le operazioni di semina. Ci giungono segnalazioni di allagamenti, frane, smottamenti, ma anche di danni alle strutture aziendali, agli allevamenti e alle olivicolture”.

La difficile situazione della nostra agricoltura è stata riconosciuta anche dal Governo, che ha sancito, tramite decreto ministeriale, l’eccezionalità degli eventi calamitosi verificatisi in Umbria nel corso del 2013. L’obiettivo del riconoscimento è quello di adottare misure specifiche di finanziamento dal Fondo nazionale di solidarietà per l’agricoltura, nonché di sospendere gli oneri tributari e contributivi a favore delle popolazioni che hanno subito i maggiori danni a causa degli eventi alluvionali.

AUTORE: Laura Lana