di Daris Giancarlini
Se è vero – come è vero – che la buca stradale ha un valore politicamente simbolico per qualunque sindaco di qualunque città (Beppe Grillo, in un video in macchina a Roma, ha detto che non ci sono buche, poi si è scoperto che la strada era dell’Anas e non comunale…), allora si può tranquillamente affermare che il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, l’anno prossimo si vorrà far rieleggere alla guida del capoluogo umbro. Da qualche giorno infatti, e fino a settembre, praticamente tutta la città, dal centro storico a scendere in periferia, sarà interessata da cantieri e lavori per rattoppare, rappezzare, riasfaltare le numerosissime vie e strade martoriare dal gelo e dalle piogge dei mesi invernali. Tre mesi estivi, dunque, dedicati al ‘maquillage’ della strade cittadine di Perugia, per poi resocontare tutto a livello informatico sul sito del Comune, con la possibilità, per il cittadino, di andare a verificare lo stato di manutenzione di ogni singola arteria. “Catrame e trasparenza” potrebbe essere lo slogan del ricandidato Romizi nel 2019. Ma mentre la trasparenza, se uno sceglie di praticarla fino in fondo, sostanzialmente è a costo zero, il catrame andrebbe scelto con cura, spendendoci dei bei soldini.
Per evitare nuove buche alla prossima gelata.