FESTA DEL PERDONO. L’intervista al nuovo custode della Porziuncola, fra Massimo Travascio

È una delle feste francescane più sentite e vissute dai fedeli, in particolare dai giovani e dalle famiglie. Per il secondo anno consecutivo, il Perdono di Assisi fa i conti con le restrizioni imposte dalla pandemia, ma sarà lo stesso una grande festa di popolo. Da otto secoli, i fedeli sono ancora richiamati dalle parole sferzanti e gioiose di san Francesco. “Voglio portare tutti in paradiso” fu l’imperativo che il Santo si affrettò a comunicare al popolo dei fedeli riuniti intorno alla Porziuncola, insieme ai vescovi umbri di allora.

Qualche giorno prima, Francesco aveva raggiunto a Perugia papa Onorio III, mettendo bene in chiaro che la sua “contabilità” non si riferiva agli anni dell’indulgenza plenaria che stava chiedendo, ma alle anime che voleva salvare dal peccato.

Parla il nuovo Custode della Porziuncola

Con lo spirito e l’entusiasmo francescano di allora, fra Massimo Travascio si prepara a celebrare il suo primo Perdono, da quando è stato nominato custode della Porziuncola, nel settembre 2020.

Fra Massimo Travascio, Custode della Porziuncola – Assisi

“Sono molto contento – ci dice fra Massimo lungo il chiostro del grande convento dei frati minori a Santa Maria degli Angeli – perché è una grande opportunità per la mia vita, un grande onore e anche un grande onere. Sento una grande responsabilità, soprattutto in questo tempo particolare della pandemia”.

Quella del 2 agosto è la “festa” della misericordia di Dio, con l’autentico e profondo desiderio di Francesco di riconciliazione verso il Signore e verso i fratelli…

“Chi guarda Francesco, guarda alla sua intuizione originaria, quindi a questo desiderio di piccolezza, di minorità, di prossimità. Aver compreso che dalle cose piccole e dall’umiltà si possono fare nuove tutte le cose. Come dice anche il vangelo. L’importante è ripartire da questa piccolezza che è nel desiderio di ogni uomo, sapendo che questa piccolezza contiene in sé grandi opportunità. In questo ripartire dal ‘piccolo’ c’è un desiderio di cose grandi”.

L’attualità di san Francesco

La grandezza e l’attualità di san Francesco forse stanno proprio in questo: saper coniugare l’universalità del suo messaggio con le ‘piccole cose’ della nostra quotidianità di allora e di oggi. Che ne dici, fra Massimo?

“Questo è possibile farlo proprio attraverso uno sguardo rinnovato e tu hai un rinnovato sguardo sulle cose, sulle situazioni, sulle persone e sulle difficoltà che vivi, solo nella misura in cui fai esperienza di un amore più grande, che ti precede, in cui tu sei ricompreso. Questo è l’amore di Dio. Il messaggio del Perdono è proprio questo: permettere a ogni persona che varca la soglia della Porziuncola di comprendere quanto siamo amati, anche nella nostra fragilità e nel nostro limite, che non diventa più uno sbarramento per la nostra vita, ma è invece un’occasione per ripartire”.

Non è affatto facile ripartire in un momento come quello che stiamo vivendo e dalla quale stiamo cercando di uscire. Epoca di conflitto e di scontro a tanti livelli, con noi stessi e con gli altri. Riusciremo a ‘perdonarci’ e a perdonare?

“Anche se il tuo cuore ti rimprovera qualcosa, tu ricorda che il Signore è più grande del tuo cuore. Questa non è parola mia, ma è parola di Dio. Dobbiamo avere questa consapevolezza nel cuore. Ecco perché è importante conservare nel nostro cuore proprio la parola di Dio, che dà senso alla nostra vita, a tutte le situazioni, alle relazioni, alle difficoltà che viviamo.

Nel 2016, in occasione dell’ottavo centenario del Perdono di Assisi, Papa Francesco disse che qui alla Porziuncola tutto parla di perdono e proprio dall’esperienza del perdono, dal comprendere l’amore di Dio, da quanto siamo amati che può ripartire qualcosa”.

Anno centenario

Sono anni di ‘ottocentenari’ francescani, quelli che viviamo ormai da qualche tempo. Ce n’è uno importante anche quest’anno…

“Sì, infatti, ed è quello della regola non bollata. Un anno importante anche questo e il Vescovo di Assisi riprenderà un’antica tradizione legata proprio alla città di Assisi. La tradizione del pellegrinaggio degli assisani a piedi dal centro della città verso la Porziuncola, la mattina presto. Proprio per essere i primi a ricevere questo dono dell’indulgenza del Perdono di Assisi. Ciò darà una sottolineatura e una connotazione particolare a questa ricorrenza.

Francesco volle riunire tutti i suoi frati, quando questi ormai erano già in numero considerevole per dare loro la prima regola non bollata. Questa del 1221, rispetto a quella del 1223 che è quella più riconosciuta, contiene veramente il ‘fuoco’ di Francesco: è un insieme continuo di riferimenti al vangelo, proprio a dire come la vita e la regola dei frati minori è proprio vivere il vangelo. E si vede come Francesco abbia compreso e desiderato che la vita di ogni frate e di ogni uomo potesse confrontarsi con la parola di vita del vangelo”.

Indulgenza in tutto il mondo

Ormai siete pronti ad accogliere qui in Porziuncola pellegrini e fedeli, nel rispetto delle indicazioni contro la pandemia. Ma va ricordato che quella del Perdono di Assisi – in un certo senso – è forse l’indulgenza più condivisa e diffusa nel mondo. Giusto?

“Sì, all’inizio questo privilegio era concesso alla Porziuncola da mezzogiorno del primo agosto fino alle ore 24 del 2. Poi questo privilegio è stato esteso a tutti i giorni dell’anno per la Porziuncola e si è voluto che in tutte le chiese francescane e in tutte le parrocchie del mondo ci fosse l’indulgenza per i propri peccati dalle 12 del primo alla mezzanotte del 2 agosto.

Le condizioni sono le stesse per tutti e ovunque: la confessione sacramentale, l’accostarsi all’eucarestia, la preghiera per il Papa, la recita del Credo per rinnovare la propria fede, la preghiera del Padre Nostro per rinnovare la propria figliolanza a Dio. Questo dice come il desiderio della Chiesa da sempre sia di rimettere al centro il messaggio della misericordia e del perdono di Dio”.

Le celebrazioni principali a Santa Maria degli Angeli

Dal 29 al 31 luglio, alle ore 21.15: triduo di preparazione celebrato da mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e vice presidente della Cei.

Domenica primo agosto: celebrazioni eucaristiche alle ore 7, 8.30, 11, 16.30 e 18. Quella solenne delle ore 11 è presieduta dal nuovo ministro generale dei Frati minori, fra Massimo Fusarelli, e si chiude con la processione di apertura del Perdono. Alle ore 19: primi vespri della solennità celebrati dall’arcivescovo mons. Domenico Sorrentino.

Lunedì 2 agosto: celebrazioni eucaristiche alle ore 7, 8.30, 10, 11.30, 16.30 e 18. Quella solenne delle ore 11.30 è presieduta dal card. Mauro Piacenza, penitenziere maggiore presso la penitenzieria apostolica. Alle ore 19: secondi vespri presieduti da fra Francesco Piloni, ministro provinciale dei Frati minori di Umbria e Sardegna.

Per informazioni e dettagli: tel. 075.8051430 – www.porziuncola.org.