GMG. Il papa va ad Aparecida dove è venerata la Madonna nera

Parla padre Domingos Savio da Silva, rettore del quarto santuario più visitato al mondo. La devozione, cominciata nel 1717, ha ricevuto nuovo slancio dalla riunione nel 2007 del Celam (Conferenza episcopale dell'America Latina). Da qui una nuova pista di evangelizzazione e missione. La Vergine è scolpita nel cuore della popolazione nera e più povera che accorre numerosa. Nel 2012 oltre 11,5 milioni di pellegrini

santuario_AparecidaNostra Signora della Concezione di Aparecida è la patrona del Brasile. La Vergine Maria è rappresentata su una piccola immagine in terracotta, attualmente collocata nella basilica di Aparecida. Celebrata il 12 ottobre, la sua festa è diventata anche festa nazionale in Brasile da quando Giovanni Paolo II consacrò la basilica nel 1980. È il quarto santuario più visitato al mondo, con una capacità di accoglienza fino a 45mila fedeli. Il 24 luglio Papa Francesco, in visita pastorale a Rio per la Gmg, sosterà nel santuario. Della devozione alla Vergine di Aparecida  ne parla il rettore del santuario, padre Domingos Savio da Silva.

Quando è iniziata la devozione alla Madonna di Aparecida?
“Possiamo dire che è cominciata nel 1717 quando l’immagine della Vergine è stata trovata nel fiume Paraíba, a pochi chilometri da qui. Già la pesca per la gente del posto è stata molto particolare perché l’immagine ha solo 36 centimetri, e dapprima i pescatori avevano trovato solo il corpo, e dopo la testa della statua. Questo per loro, che successivamente riuscirono a pescare molti pesci, fu proprio un grande miracolo”.

Quanto è cambiata, negli anni, la relazione tra i brasiliani e la Vergine?
“I tre pescatori sono i primi tre devoti della Vergine, per loro la pesca, infatti, è stata un segno del cielo, tanto che subito hanno cominciato un cammino di fede molto significativo, scandito dalla preghiera del Rosario e da un impegno continuo nella diffusione della devozione. La tradizione, poi, vuole che ci siano stati altri miracoli. Richiamo quello di una famiglia entrata in cappella a pregare, quando a un tratto le luci si spensero. Ebbene, dopo pochi secondi, è entrata una donna e, mentre questa accendeva una candela, tutte si sono riaccese. E poi un altro episodio, che ha visto per protagonista una bambina cieca che, dinanzi all’immagine della Vergine, ha improvvisamente e inspiegabilmente recuperato la vista. Pian piano questa devozione si è diffusa in tutto il Brasile”.

Nostra Signora di Aparecida è il simbolo dell’evangelizzazione del popolo brasiliano?
“Certo. La Madonna ha il colore nero. Ed è apparsa nel fiume quando in Brasile c’era la schiavitù nera. Questo per tutto il Paese è stato un segno molto importante ed ha marcato profondamente la devozione dei brasiliani”.

I pellegrini che visitano il Santuario sono principalmente brasiliani?
“Moltissimi brasiliani visitano il Santuario, mentre gli stranieri sono aumentati dal 2007, da quando qui s’è riunita la Conferenza episcopale dell’America Latina (Celam). Lo scorso anno hanno visitato il Santuario oltre 11,5 milioni di pellegrini”.

Quanto è attuale il documento di Aparecida del 2007?
“Molto attuale. Il titolo con il quale identifichiamo il documento è ‘Discepoli e missionari di Gesù Cristo’. Essere discepoli e missionari significa avere due status che non si possono staccare fra di loro. In America Latina il cattolicesimo è forte, ma anche qui c’è un grande bisogno di evangelizzazione e di missione, perché molti brasiliani hanno lasciato la fede”.

In questo senso l’elezione di Papa Francesco è molto importante.
“Certamente l’elezione di Papa Francesco, venuto ‘dalla fine del mondo’ come lui stesso ha detto, è un disegno di Dio. Un uomo che viene dall’altra parte del mondo e che ritorna ora in America Latina: la visita che farà qui il 24 luglio darà grande freschezza alle nostre attività e ci confermerà nella fede”.

AUTORE: Fabio Mandato (inviato agenzia Sir)