Si è vissuta una grande festa nella giornata del 26 maggio al Centro interparrocchiale “Santa Maria della Speranza” in Olmo di Perugia, dove si sono svolte le “Selezioni nazionali” dello Zecchino d’oro 2015, la storica trasmissione dell’Antoniano di Bologna che andrà in onda su Rai Uno, come è tradizione da quasi sessanta anni, nella seconda metà di novembre.
A queste attese “Selezioni” hanno partecipato oltre cento bambini provenienti da tutta l’Umbria, un numero davvero inaspettato dall’organizzazione dell’Antoniano, che ha dovuto aprirle anche in fasce orarie mattutine per soddisfare tutte le richieste. Erano presenti il direttore del Centro di Produzione dell’Antoniano di Bologna Fabrizio Palaferri e il maestro Stefano Natale.
Nella “Sala rotonda” dell’Oratorio interparrocchiale è stata gestita l’accoglienza da Paolo e Valerio dello staff dello Zecchino d’Oro, veterani intrattenitori attraverso giochi, disegni, foto e consegna di gadget; ragazzi che ogni famiglia desidererebbe avere a disposizione. Non poteva mancare Giacomo Pedini, parrocchiano dodicenne di Olmo, interprete de “Il verbivoro” nello Zecchino d’Oro 2013, una simpatica canzoncina sui modi e i tempi dei verbi, che ha vissuto un revival della sua meravigliosa esperienza all’Antoniano.
A conclusione di questa intensa giornata di lavoro, il direttore Fabrizio Palaferri ha commentato: “dopo l’ascolto di oltre un centinaio di bravissimi e simpatici bambini, alla ricerca dei solisti che canteranno le canzoni del 58’ Zecchino d’Oro, abbiamo individuato tre bambine le quali parteciperanno alle selezioni finali di Bologna in settembre. L’Antoniano propone una tipologia di spettacolo che non è un talent-show, poiché sono le canzoni in gara”.
“Pur continuando a rinnovarsi, lo Zecchino d’Oro – ha sottolineato Palaferri – mantiene lo spirito che da sempre lo anima: i bambini sono al centro dell’educazione attraverso i valori della fede, della solidarietà e della speranza che transitano mediante la musica. Siamo molto contenti della risposta che la terra di san Francesco ha dato a questa iniziativa, segno che le famiglie umbre condividono ancora la scelta della modalità e delle finalità con cui questa trasmissione impiega i bambini, che sono rispettati per quello che sono, nella loro semplicità e genuinità. In conclusione direi che sant’Antonio è stato di nuovo accolto da san Francesco!”.