Idee di morte

Idee di vita

Anna, la moglie dell’ispettore di polizia ferroviaria Emanuele Petri (vedi articolo a pagina 5), al tentativo, interrotto dal giudice, della brigatista Desdemona Lioce di leggere un comunicato politico ha detto che a quella donna non importa nulla della morte di un uomo, ma solo delle sue idee ed ha aggiunto “le loro idee portano solo morte”. Purtroppo, idee e azioni che portano morte girano in abbondanza per il mondo e sarebbe triste farne un elenco, che è anche inutile visto che la televisione ce lo ricorda con ampiezza di particolari ogni giorno. Per fortuna ci sono anche idee che portano vita e in queste pagine se ne possono trovare. Una fra tutte è l’idea europeista che, nata in anni lontani, nonostante difficoltà e contraddizioni, è progredita e si è realizzata progressivamente, sia pure in forme incompiute che attendono ancora di essere portate a termine. Farsi promotori di questa idea e collaborare per la sua realizzazione è un compito che i cristiani si sono assunto a livello europeo con gli organismi di cooperazione ecumenica tra le Chiese e con documenti ufficiali quali la Charta ecumenica sottoscritta da ortodossi cattolici e protestanti europei, ma che deve essere assunto anche dalla base dei credenti insieme agli uomini di buona volontà e fatto proprio soprattutto dai giovani, per il loro futuro e il futuro della pace in Europa e nel mondo. L’idea di Europa è da sempre collegata con l’idea del pluralismo delle culture, delle fedi religiose, degli stili di vita. Vi sono costumi che non sono compatibili con il rispetto della vita e della dignità della persona, con le leggi della democrazia. Si torna a parlare della tortura o dell’infibulazione, o della presunta legittimità della guerra preventiva di difesa, e altre questioni che riguardano la famiglia, la procreazione medicalmente assistita, la privatizzazione delle risorse, gli organismi geneticamente modificati. Un progetto culturale cristianamente ispirato affronta tali questioni con serenità e coraggio intellettuale tenendo presente il perseguimento della promozione dell’essere umano nella sua integralità e del bene comune dell’intera comunità. Non impone nulla, né è strumento di lotta per vincere battaglie ideologiche, ma punta sulla forza di convinzione delle idee che portano vita e non morte. I dieci paesi che sono approdati all’Unione europea vengono per lo più dalla dittatura comunista, che è caduta per lo sgretolamento delle ragioni che la sostenevano. Così crollano anche gli imperi e i regimi insieme ai muri del fanatismo ideologico, dell’arroganza razzista, del nazionalismo aggressivo, del separatismo egoistico. Lech Walesa, in un articolo del primo maggio su Avvenire, ha scritto che quando faceva la resistenza al regime comunista e tentava di organizzare Solidarnosc gli operai di Danzica che lo seguivano erano pochi. Poi arrivò il papa polacco che gridò alla folla “non abbiate paura, aprite, anzi spalancate le porte a Cristo, aprite i confini degli stati, delle culture…”. Da quel momento le gente si mosse e fu un cambiamento. L’idea dei cristiani in Europa è sostenuta dall’ esperienza di una vittoria avvenuta e sempre possibile della vita sulla morte, delle idee della vita su quelle che “portano morte”.

AUTORE: Elio Bromuri