IL COMUNISMO DALLE MASSE ALLE BIOMASSE

Il comunismo in Umbria è passato dalle masse alle biomasse. Dalla falce e martello alla quercia, e non è bastato: ormai il nuovo simbolo del maggior partito della sinistra è il compost. Ma il compost (elemento base per far funzionare le centrali energetiche a biomasse) dal punto di vista grafico come viene? elettoralmente è un simbolo che può riacchiappare le masse? Certo, non quelle centinaia di spoletini che la centrale di Santo Chiodo proprio non la digeriscono. E la Lorenzetti, presidente decisionista della Regione, ha affrontato le masse (spoletine) agitate come non mai con piglio degno di miglior sorte: come dire, ”ve la prendete con me, ma io che c’entro?”. Il problema (della sinistra) sta tutto qui: non “c’entra” più. Non riesce più, cioè, a gestire, a guidare, a governare i “processi di trasformazione” (qui il politichese è d’obbligo). La “torta” in Umbria si è ristretta, con il federalismo diventerà un tramezzino, non ci sarà più trippa per gatti: e allora il consenso come si costruirà. Col compost? “Biomasse e potere”, potrebbe essere il nuovo titolo per un saggio sulla sinistra in Umbria. Stramaccioni, autoriconfermatosi segretario diessino, che ne pensa?

AUTORE: Gad