In scena la vita di sant’Ubaldo secondo i giovani di Gubbio

Grande successo per il musical proposto dai giovani della Pastorale giovanile

Applausi e consensi al Teatro Comunale per Ubaldo l’eterno miracolo!, commedia musicale di Carlo Nardelli e don Mirko Orsini, allestita, con il patrocinio del Comune di Gubbio dell’Ufficio di Pastorale Giovanile per il quale ha costituito un importante e significativo momento di impegno e di aggregazione, favorendo in maniera significativa il “lancio” e la penetrazione nel tessuto cittadino dell'”oratorio diocesano” avviato in estate presso il Palazzo Benveduti Massarelli.Tra attori, tecnici, sceneggiatori, musicisti ha coinvolto una infinità di giovani di ambo i sessi. Sono stati loro che hanno curato la stesura dei testi, delle canzoni, dei brani musicali; che hanno studiato, disegnato, realizzato scenografie e costumi, tenendo conto del ruolo decisivo che avrebbero giocato nel risultato complessivo. Mesi di prove e di duro lavoro, occasione preziosa, nel contempo, per conoscere da vicino ed in profondità la vita del Santo protettore. Mai come in questa occasione, sottolineano ancora oggi quanti hanno seguito più da vicino i lavori nel loro complesso, si era visto tanto entusiasmo e partecipazione. Sono state queste le premesse che hanno consentito al musical di registrare il tutto esaurito per ben cinque serate, coinvolgendo ed appassionando un pubblico eterogeneo che ha saputo apprezzare contenuti e “messaggio” dello spettacolo teatrale, sintesi ben riuscita della vita e delle opere del Patrono. Ubaldo è il protagonista assoluto del suo tempo, e non solo: combatte, perdona, aiuta la sua gente, sorride felice, soffre nel silenzio, corre tra le fiamme che bruciano la città, cade tra la polvere per placare gli odi, si rifugia disperato a Fonte Avellana, si inginocchia davanti a Papa Onorio, contempla attonito l’esercito che assedia la città, impugna la croce per il fatidico incontro con il Barbarossa che si apprestava a distruggere la città. Tutto ciò rende grande Ubaldo ed attuale ancora oggi il suo insegnamento.Un tema difficile e delicato trattato con semplicità, proprietà e padronanza. Intelligente la trovata delle “donne eugubine” che con il loro racconto legano i vari “quadri”, emozionante il finale con il corpo di Ubaldo che entra nella “luce”, lasciandosi dietro “tre ceri” ardenti. Un modo suggestivo per ricordare il legame inscindibile tra il Santo Vescovo e la più importante manifestazione folkloristico-tradizionale eugubina. G.B.Marco: sant’Ubaldo per un giornoEra tra i più emozionati e tesi, al momento di andare in scena sul palco del Teatro comunale di Gubbio. Anche perché su di lui si concentravano le attenzioni di tutti gli eugubini. Marco Ceccarelli, 21 anni, ha vestito i panni di Ubaldo Baldassini. Un ruolo inedito e impegnativo quello patrono e protettore della città dei Ceri. “Spesso si dice: ‘Sant’Ubaldo, aiutaci tu!’ – commenta Marco – ma non penso che tutti siano informati sulla vita del Santo, sui segni indelebili che ha lasciato a Gubbio. Noi ragazzi della Pastorale giovanile abbiamo fatto cinque serate di pienone al teatro: segnale molto positivo. Da un lato è il frutto sperato di un’attenta ricerca su chi era il nostro Patrono, che ci ha permesso di conoscerlo a fondo anche nella sua umanità, da un altro lato dimostra come ci sia stato un grande affiatamento tra di noi: è difficile costruire qualcosa di ‘vero’ su un solo palco, badando a 130 ragazzi!”. Come hai vissuto questo lavoro teatrale, molto diverso dagli altri musical allestiti dalla Pastorale giovanile diocesana?”Personalmente sono convinto che è stato un modo di fare catechesi sia agli altri che a noi stessi, nonostante fossi molto preoccupato alla prima, visto anche il poco tempo impiegato per costruire lo spettacolo da zero e rappresentare il tutto. E’ stata una gioia mista a responsabilità vestire i panni di un uomo deciso, forte e di gran fede come sant’Ubaldo”.Molto soddisfatto per i risultati si è dichiarato anche don Mirko Orsini, che insieme a Carlo Nardelli ha scritto e diretto il testo teatrale. “Sono contento sia dell’allestimento finale, sia del comportamento dei ragazzi che ci hanno lavorato – spiega il giovane sacerdote – perché hanno dimostrato grande impegno e forza di volontà. Un lavoro complesso sia per lo spettacolo teatrale in sé, sia per le scenografie, i costumi, le musiche. La vita di Sant’Ubaldo, poi, era una proposta un po’ difficile, come esperienza non sempre felice, ma spesso anche sofferta e travagliata. Ma i ragazzi hanno risposto bene anche al messaggio che veniva proposto”.

AUTORE: D.Mor.