Sono stati i danesi del Royal Danish Ballet, la Compagnia più antica del mondo, anno di nascita 1748, ad inaugurare nello storico parterre del Teatro Romano, la sezione danza a Spoleto Festival tornata in forze con l’edizione 2001. Il celebre complesso si è esibito in una singolare kermesse di assoli e passi a due estratti dal repertorio romantico e da quello del ‘900: Balanchine (“Apollo”), Martins (“Zakovsky”), Neumeier (“Romeo and Juliet”), Welsh (“The Wish”), ma soprattutto Bournonville, coreografo di origine francese, innamorato dell’Italia, danzò al San Carlo e alla Scala, ed in particolare di Napoli. Particolarmente raffinato il programma proposto dal Balletto Reale Danese a Spoleto Festival: un itinerario che parte da alcune tra le più celebri creazioni di Bournonville come “Napoli” per proseguire con i neoclassici “Apollo” e “Tarantella” di Georg Balanchine e i contemporanei passi a due di John Neumaier e Stanton Welsh. Ecco allora il repertorio del Danish offrire al pubblico spoletino “Apollo”, il capolavoro di Balanchine, che oltre ad essere considerato il suo manifesto neoclassico, segnò il lungo sodalizio con il musicista Igor Stravinskij. “Adagietto”, del 1978, è il celebre frammento di John Neumeier, tratto dalla Quinta Sinfonia di Mahler. E’ un pas de deux sul quarto movimento, ricco di struggenti note d’amore, l’andamento è sottolineato dai colori dei costumi, dal grigio perla al bianco scintillante, in una esplosione di pura gioia. Un amore svanisce e “The Wish” di Stanton Welsh ne analizza le emozioni che conducono un uomo e una donna ad allontanarsi. Del 1999 è il brano seguente, “Triplex”, creato da Tim Rushton, dove tre solisti della compagnia giocano gioiosamente sulle note di Bach. “Napoli”, lo spettacolo di ballo più eseguito sino ai giorni nostri dalla compagnia danese e capolavoro di Bournonville, presentato a Spoleto per la prima volta, conclude la splendida esibizione dei bravissimi danzatori danesi. La danza sarà ancora in cartellone dall’11 al 14 luglio, sempre al Teatro Romano, con la Paul Taylor Dance Company, gruppo delle avanguardie storiche newyorkesi, con due programmi misti di coreografie tra cui la prima europea di “Black Tuesday” e la prima italiana di “Big Bertha”. Per gli amanti delle tradizioni indiane, di riti misterici e ancestrali da non perdere “The Sound of Silence” con il gruppo Samudra proveniente dalla regione del lontano Kerala, alla sua prima apparizione europea, fino al 14 luglio al Teatrino delle sei. Dopo tredici anni di assenza ritorna a Spoleto la celebre Maratona di Danza, quest’anno in Piazza Duomo. Il 13 e il 14 luglio alcune tra le migliori star internazionali si sfideranno a colpi di pirouettes, giri, salti mozzafiato, acrobatiche esibizioni e romantici pas de deux firmati Kylian, Forsythe, Balanchine, Mc Millan, Duato, Petipa e dedicati soprattutto alla grande letteratura coreografica shakespeariana. Giovani stelle acclamate nei maggiori teatri del mondo giungeranno, per l’occasione, a Spoleto. Attesi, tra gli altri, Roberto Bolle, Barbara Kohoutkova, Laura Conradi, Irina Dvorovenk, Maxim Belotserkovsky.
La grande danza infiamma Spoleto Festival
Al Teatro Romano il Royal Danish Ballet
AUTORE:
Luca Verdolini