‘La nostra Sagra musicale, tra grandi nomi e giovani promesse’

Dopo il recente cambio alla direzione artistica, la rassegna tradizionale umbra apre la sessantesima edizione

Sarà la basilica di San Pietro a Perugia a far da cornice al concerto inaugurale, che vedrà protagonista l’orchestra e coro del Maggio Musicale Fiorentino diretti da Zubin Metha, dell’edizione 2005 della Sagra musicale umbra, la sessantesima della sua lunga e gloriosa storia. ‘Un traguardo importante per una manifestazione che, fin dai tempi della direzione di Francesco Siciliani, si è sempre votata alla ricerca del divino, espressione della voglia di spiritualità connaturata al pensiero umano d’ogni tempo’ ha detto il nuovo direttore artistico Aldo Bennici presentando il programma che si svolgerà dal 15 al 24 settembre prossimi oltre che nel capoluogo in altri sette centri della nostra regione (Torgiano, Solomeo, Passignano, Montefalco, Città della Pieve, Cannara e Bettona) ospitando anche grandi interpreti. ‘Nel cartellone di quest’anno – ha proseguito Bennici – è stata fatta come una sorta di suddivisione: da una parte grandissimi nomi, dall’altra diversi giovani, alcuni tra i migliori talenti umbri (da sempre, del resto, è dovere della Sagra valorizzare le risorse artistiche del territorio). L’inaugurazione sarà con Zubin Metha, la chiusura con un recital del pianista Maurizio Pollini; nel mezzo diversi altri concerti importanti con protagonisti come Salvatore Accardo (che eseguirà Sonate e Partite di Bach). Ma, quello che mi sta particolarmente a cuore, è che si esibiranno quasi esclusivamente artisti italiani, cosa che nelle rassegne capita sempre di rado; ci sono, infatti, diversi bravi concertisti che rappresentano molto bene il nostro paese a livello internazionale e quello che presentiamo in quest’edizione, è il meglio che la scena musicale in questo momento offre.Valorizzare i talenti umbri, soprattutto se giovani ‘È vero. Pensiamo all’Orchestra di Perugia e dell’Umbria diretta da Giuliano Silveri (che raccoglie i migliori allievi usciti in questi ultimi anni dal Conservatorio Morlacchi di Perugia), oppure a realtà come i Solisti di Perugia, reduci da importanti affermazioni in varie parti del mondo, ad autori come Carlo Pedini che presenterà in prima assoluta il suo Requiem per coro, organo ed archi. Ma non vorrei dimenticare i gruppi corali, una realtà molto viva nel territorio, che saranno protagonisti della rassegna organizzata dall’Arcum, l’associazione regionale dei cori, quest’anno dedicata a Giacomo Carissimi che s’inserisce ad un particolare omaggio che la Sagra fa al Seicento musicale italiano, dove si potranno ascoltare rare partiture di Pandolfi Mealli e Strabella eseguite da Enrico Gatti al violino, Gaetano Nasillo al violoncello, Guido Morini al clavicembalo e all’organo’.Per quanto riguarda le scelte musicali, quali sono i generi che saranno presentati? ‘Quello che abbiamo pensato, è stato di offrire una panoramica più ampia possibile aprendo anche a quella che oggi comunemente si definisce musica etnica, attraverso un tema comune che è quello della spiritualità, intesa come accezione universale senza confini, aldilà di ogni credo o confessione. Dal concerto d’apertura, in cui sarà eseguita la Sinfonia n’ di Beethoven, allo Stabat Mater di Boccherini, alla Messa Solenne in sol maggiore di Cherubini, al Concerto per violino per la Solennità di San Lorenzo di Vivaldi; ma anche, come dicevamo, esplorazioni nella musica d’altre culture, d’altre religioni, come con i canti di lode della tradizione sufi del Magreb tunisino, o con il progetto Sacrarmonia della cantante Antonella Ruggero (nella foto)’. Una scelta di repertorio quasi esclusivamente dedicato alla musica sacra, secondo quello che è lo spirito che, fin dalle prime edizioni, anima la Sagra … ‘Il mio obiettivo è quello di rilanciare questa tradizione, e spero che si possa proseguire su questa linea anche in futuro ampliando la ricerca sulla spiritualità d’altri popoli. Questo, soprattutto per condividere la speranza di pace, di fratellanza, di cui sempre più spesso si avverte la necessità, e la musica è un importante veicolo per toccare tanti cuori, senza problemi di lingua. Vorrei che fosse questo il messaggio forte che partisse dalla 60a edizione della Sagra musicale umbra’.

AUTORE: Enrico Tribbioli