Le Pietre vive del territorio

Le attività di promozione culturale dell’associazione “Pietre vive”

L’oratorio della Misericordia di San Giovanni Decollato in via della Misericordia ad Orvieto ha riaperto alle visite da sabato 29 ottobre fino a martedì 1° novembre. L’oratorio della Misericordia è inserito in un complesso architettonico costituito – oltre che da esso stesso – dalla chiesa di Sant’Agnese e dalla chiesa di San Giovanni Decollato. Nell’oratorio ha sede la confraternita della Misericordia, istituita il 14 febbraio 1556, sotto la protezione di san Giovanni Battista, come l’omonima arciconfraternita della città di Roma di cui godeva gli stessi privilegi e indulgenze. La confraternita era un’associazione di fedeli impegnati nella preghiera, nell’osservanza dei precetti divini, e avente come missione la raccolta delle elemosine, il trasporto degli infermi, il conferimento di doti alle fanciulle povere, l’assistenza ai carcerati e, in occasione della festa della decollazione di san Giovanni Battista, il 29 agosto, la liberazione di un condannato a morte. L’oratorio presenta un arredo in legno dipinto, datato 1566, con sedili e inginocchiatoi, mentre sulle pareti e sul soffitto si snoda un ciclo di affreschi con le Storie di san Giovanni Battista, firmato e datato da Salvi Castellucci (1608-1672), pittore aretino, allievo di Pietro Berrettini da Cortona. L’apertura è avvenuta per iniziativa dell’associazione “Pietre vive” con la collaborazione del caffè Montanucci di Orvieto. Giovanna Bandinu, presidente di Pietre vive, ci ha dichiarato: “L’associazione, ente senza scopo di lucro, rappresenta una realtà importante che opera sul territorio diocesano distinguendosi per l’eterogeneità delle attività proposte in ambito religioso, culturale e sociale. L’associazione ha promosso negli anni diversi seminari di studio e corsi, favorendo l’approfondimento sia di aspetti artistici che pastorali impegnandosi a tutelare, promuovere, sostenere ed accrescere la consapevolezza del bene culturale con innovative forme di fruizione. Da alcuni anni l’associazione – grazie ai contributi pervenuti dai fondi dell’8 per mille per il sostegno a iniziative rivolte alla custodia, alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici promossa dalla diocesi mediante i volontari associati – si è fatta promotrice di un programma di politiche culturali a sostegno della valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze come ad esempio il progetto ‘Itinerari alla scoperta dei luoghi sacri nella diocesi di Orvieto-Todi’, apertura e visita agli edifici di culto, molti dei quali chiusi al pubblico, grazie alla collaborazione dei volontari associati. Altro progetto realizzato è stata la redazione a stampa di sussidi che sono stati messi a disposizione, nelle chiese, sia per i pellegrini che per i turisti”. Pietre vive, infatti, s’impegna ogni anno per la valorizzazione del territorio diocesano, agendo sia autonomamente e sia con altri soggetti, in una logica di promozione continua e sistematica fatta di iniziative e proposte concrete.

AUTORE: Antonio Colasanto