Il Forum delle associazioni familiari dell’Umbria ha partecipato all’audizione presso la III Commissione del Consiglio regionale sulla proposta di legge popolare sulla famiglia. Al termine il presidente del Forum, Simone Pillon, ha espresso la sua soddisfazione per lo svolgimento dell’audizione. Riportiamo il testo del comunicato nel quale il Forum commenta l’incontro. consiglieri hanno ascoltato con attenzione e al termine dell’audizione hanno promesso che il testo giungerà in Consiglio entro i primi di dicembre per la discussione finale. Dei sedici interventi solo due sono stati contrari alla proposta di legge e uno sostanzialmente neutro. Le altre tredici associazioni rappresentate a palazzo Cesaroni hanno espresso tutta la loro adesione ad un progetto di legge che potrebbe dare all’Umbria alcune delle risposte più importanti in tema di coesione sociale, di bene comune e di responsabilità verso le giovani generazioni. Interessanti sono state – tra le altre – le relazioni della Coldiretti, che ha ricordato l’esperienza degli agro-asili e la penalizzazione vissuta dalle famiglie rurali, l’intervento del centro familiare Casa della Tenerezza che ha portato alla ribalta il tema del sostegno alle famiglie in formazione e di quelle in crisi e la breve ma incisiva relazione del presidente regionale di “Identità cristiana” che ha narrato l’esperienza concreta di una famiglia che accoglie anziani e disabili. Presenti anche i delegati dell’Associazione nazionale famiglie numerose, che hanno descritto la vera e propria discriminazione sociale e fiscale cui sono sottoposte le famiglie con più di tre figli. Ha concluso gli interventi il presidente Simone Pillon, chiedendo ai consiglieri un gesto di coraggio e lungimiranza, ricordando come le società cosiddette avanzate hanno già percorso la strada della disarticolazione della famiglia e ora stanno correndo ai ripari, visti i costi sociali inaccettabili della distruzione della famiglia. Un cenno è stato fatto pure in relazione al rapporto dell’Aur sugli adolescenti in Umbria, presentato proprio in contemporanea. In tale rapporto si prende atto correttamente che l’Umbria è una realtà ormai individualista, precaria, conflittuale e votata solo al presente, priva di progettualità e di slancio verso il futuro. Tutto questo pone i giovani in seria difficoltà e rende fragile la generazione degli odierni adolescenti. L’unico vero antidoto a tutto questo è proprio la stabilità e la serenità delle relazioni familiari, che si vuole sostenere con la proposta di legge presentata dal Forum. In un breve colloquio l’avv. Pillon ha ringraziato il Presidente del Consiglio regionale, Bracco, per il fattivo contributo dato alla calendarizzazione della proposta di legge in tempi utili per la sua approvazione. Gran parte di questa proposta è ormai condivisa da tutti i principali schieramenti politici, sia di centro che di centrodestra che di centrosinistra. Sorprendono pertanto le prese di posizione di Valerio Marinelli della mozione Marino, che – con l’evidente fine di trovare uno spazio di visibilità nella corsa alla segreteria regionale del Pd – non si fa scrupolo di usare il delicato tema della famiglia per tentare di raggranellare qualche voto. Forse è bene che vada a leggersi il “pacchetto famiglia” approvato dal Partito democratico, dove vengono recepite la stragrande maggioranza delle proposte avanzate dal Forum con la propria proposta di legge. Fuori bersaglio sono – ad avviso del Forum – anche le dichiarazioni rese dall’assessore Maria Prodi che in un intervento riportato dai quotidiani si oppone alla proposta dei buoni scuola, sostenendo che “l’educazione non è un prodotto facilmente valutabile dall’utente”. In primo luogo le famiglie sono convinte che l’educazione non sia un “prodotto” ma il frutto del delicato equilibrio dei rapporti tra figli, genitori e centri per la formazione, ricordando tuttavia che unici titolari del diritto ad educare sono i genitori.