Non solo marcia

A Perugia e Terni l'Onu dei popoli e dei giovani riuniti prima della marcia della pace

Perugia e Terni in questi giorni sono invase dai colori del mondo. Settantasei popoli e paesi sono rappresentati nelle due assemblee che vi si svolgono, l’Onu dei Popoli e l’Onu dei giovani. Da una decina d’anni (la prima, da due la seconda) sono il prologo alla marcia per la pace Perugia Assisi, un appuntamento che si è dilatato nei numeri e nel tempo. Il cuore organizzativo è la Tavola della Pace, che ha tra i suoi componenti l’Agesci, Pax Cristi e il Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace. In questo appuntamento 2005 figura tra gli organizzatori anche la Commissione Giustizia e Pace della Conferenza episcopale umbra. La marcia si svolge alla vigilia del Vertice straordinario dei capi di stato delle Nazioni Unite convocato a New York, dal 14 al 16 settembre e dedicato alla lotta alla povertà, alla riforma dell’Onu, alla guerra e ai diritti umani a cinque anni dalla Dichiarazione del Millennio. Sotto lo slogan ‘L’Onu è nostra’ sarà una marcia per la giustizia e la pace. Le migliaia di presenze e le adesioni internazionali ne fanno la più grande manifestazione del mondo nell’ambito della Giornata mondiale di mobilitazione contro la povertà promossa dalla Global Call To Action Against Poverty (manifestazioni sono previste in 92 paesi di tutti i continenti) e vi partecipano 10 associazioni di familiari delle vittime dell’11 settembre e di altre guerre e violenze di diverse parti del mondo. Domenica pomeriggio alla Rocca di Assisi, nella manifestazione conclusiva della marcia, sarà letto l’Appello al vertice dei Capi di Stato delle Nazioni unite e, tra gli interventi in programma anche quello di Pasquale Caracciolo cui è affidato il compito di rendere omaggio a Papa Giovanni Paolo II ‘Defensor Pacis’ ripropnendo il suo il triplice monito ‘Mai più violenza. Mai più guerra. Mai più terrorismo.’ Una delegazione della Marcia farà tappa alla Basilica di San Francesco dove il vescovi di Assisi porterà il suo saluto e il Telegramma del Card. Angelo Sodano. Le giornate dell’Onu dei popoli e dei giovani si sono aperte giovedì. Sono stati invitai a portare il loro saluto i vescovi delle città ospiti, mons. Chiaretti, di cui pubblichiamo sintesi dell’intervento, e mons. Paglia, di cui pubblichiamo un contributo a pagina 11 e Abdel Qader, responsabile del Centro culturale islamico di Perugia. La presentazione degli obiettivi dell’Assemblea è quasi passata in secondo piano rispetto alla seconda parte del pomeriggio centrata sull’incontro con Romano Prodi su tema, ‘Diamo all’Italia un governo di pace’. A esponenti della Cdl è parso più consono ad una campagna elettorale che ad un’assemblea internazionale. I lavori entrano nel vivo venerdì, con dibattiti sull’Onu, guerra e terrorismo, commercio giustizia e diritti umani, per proseguire sabato mattina con sessioni che hanno a tema la miseria e l’incontro di civiltà. La caratteristica dell’edizione 2005 è l’attenzione alla comunicazione, o meglio al dialogo e alla comprensione tra mondo dell’informazione e modo della pace. Il dibattito tra addetti ai lavori (‘operatori della comunicazione e operatori di pace’), mercoledì pomeriggio, ha fatto da prologo alle due assemblee e in ogni sessione di lavoro due dei quattro coordinatori sono giornalisti. Sabato pomeriggio in piazza IV Novembre la sessione conclusiva delle due assemblee e lo spettacolo serale (21.30) porta in campo anche lo spettacolo, con la musica e i conduttori di ‘Caterpillar’ di Radio2.Marcia per la pace. Preghiera interreligiosa in cattedrale: otto i rappresentanti delle varie fediLa preghiera è entrata nel programma ufficiale della marcia per la pace. Dopo diversi anni di inizitive ‘collaterali’ le cose sono cambiate sotto la spinta dell’evidenza. Molti partecipanti alla marcia sono cattolici e molti altri cristiani di altre denominazioni e ci sono anche credenti di altre religioni. Questa presenza variegata è la ragione per cui la veglia di preghiera (in cattedrale sabato 10 settembre dalle ore 20.30) è pensata come preghiera interreligiosa. Tema scelto per sabato: ‘La Terra promessa in cui nessuno è straniero’. Saranno letti testi biblici e ci saranno circa 8 interventi della durata di 5 minuti dei rappresentanti delle varie fedi per raccontare l’impegno delle proprie religioni per la pace, soprattutto nelle terre di conflitto Partecipano il pastore Giuseppe Platone della federazione Chiese evangeliche in Italia; Svanimi Hasananda Giri dell’Unione induista italiana; Massimo Daido Strumia dell’Unione Buddista Italiana; Mohamed Nour Dachan dell’Unione Comunità organizzazioni islamiche in Italia. Inoltre ci saranno tre interventi dalle zone di conflitto (saranno tre dei 180 ospiti internazionali dell’Assemblea dell’Onu dei Popoli). La veglia sarà presieduta da mons. Giuseppe Chiaretti, vescovo di Perugia, e vi parteciperanno i vescovi dell’Umbria. Verrà animata dai gruppi scout Agesci (associazione guide e scout cattolici italiani). Domenica, prima della partenza, alle 6.45 messa nella chiesa di San Domenico (corso Cavour).

AUTORE: Maria Rita Valli