Accesa a Norcia la fiaccola benedettina, dedicata ai sanitari in lotta col Covid

Accesa a Norcia all’interno della cripta della Basilica di San Benedetto la fiaccola Pro Pace et Europa Una in una cerimonia cui hanno preso parte le delegazioni istituzionali e religiose delle città di Norcia, Subiaco e Cassino.

Presenti il sindaco di Norcia Nicola Alemanno, di Subiaco Francesco Pelliccia e di Cassino Enzo Salera; la presidente della Giunta regionale dell’Umbria Donatella Tesei, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo, l’abate di Montecassino dom Donato Ogliari e padre Cassian Folsom per la comunità monastica di San Benedetto in Monte di Norcia.

L’accensione nella cripta, senza macerie

La manifestazione si è svolta nel rispetto delle disposizioni anti-contagio dovuto alla pandemia ma è stata comunque emozionante e suggestiva perché per la prima volta dal 2016 la luce di Benedetto è stata attinta dalla cripta, sgombra dalle macerie. Ed è stata la presidente Tesei ad accendere la fiamma della fiaccola.

“Emozioni che si aggiungono a un patrimonio che abbiamo vissuto, spero che presto tutti possano vivere questa emozione che abbiamo provato oggi”, ha detto il sindaco Nicola Alemanno.

“Grazie alla vicinanza di Subiaco e Cassino che ci hanno aiutato a continuare ad accendere la fiaccola già nel 2017. Oggi abbiamo compiuto un gesto semplice ma di altissimo valore simbolico, se grande lo era nel 2017 oggi è enorme. San Benedetto – prosegue il Sindaco – è riconosciuto come un ricostruttore e intorno a quella regola i popoli d’Europa e del mondo si sono ritrovati come noi oggi qui, forti di questa tradizione per dare il via al marzo benedettino, che non si ferma di fronte al Covid. Nelle consapevolezza e nel rispetto delle regole, vogliamo lanciare un messaggio di fiducia e speranza da qui, da questa città esempio di resilienza, speranza e fiducia nel futuro. Insieme ce la possiamo fare”.

Alemanno poi ricorda che questa settimana si sono effettuati i sopralluoghi propedeutici alla ricostruzione della basilica e, in conclusione dell’intervento, ha portato i saluti del presidente neo eletto di Anci Umbria, Michele Toniaccini, che ieri in assemblea regionale ha annunciato la partecipazione simbolica oggi a Norcia di tutti i sindaci dell’Umbria.

La fiaccola nei luoghi-simbolo della pandemia

La fiaccola raggiungerà dunque i luoghi simbolo della pandemia in Italia come l’ospedale “Spallanzani” di Roma (il 17 marzo) e il “Giovanni XXIII” di Bergamo (il 18 marzo) per poi fare ritorno a Norcia la sera del 20 marzo. A suggellare e benedire l’iniziativa il messaggio del Santo Padre, rivolto alle tre comunità unite nel nome di san Benedetto e che ricalca la mission 2021 della fiaccola, al fianco degli operatori socio-sanitari in prima linea nell’emergenza coronavirus.

“Una luce di speranza per tutto il Paese, in un momento in cui ci siamo chiesti se fosse opportuno o meno fare questa manifestazione. Abbiamo trovato la risposta in una frase del Sacro Speco di Subiaco che cita ‘…solo nella notte fonda brillano le stelle…’. È dunque nostro dovere alimentare la speranza”, ha detto il sindaco di Subiaco, Francesco Pelliccia. Concetto ribadito anche dal sindaco di Cassino, Enzo Salera.

Boccardo: “Nessuno si salva da solo, ma con la cura del bene di tutti”

“In questi tempi stiamo sperimentando la fragilità, l’incertezza e l’impotenza di quello che ci riserva il futuro e il Papa ci ricorda l’importanza di trarre insegnamenti da questa situazione”, dice l’arcivescovo Boccardo. “San Benedetto ha messo al centro l’uomo, le sue potenzialità e la solidarietà tra le persone e la sua promozione. Abbiamo bisogno di ritrovare lo stare insieme e la solidarietà: nessuno si salva da solo. Apriamo i nostri orizzonti per prenderci cura del bene di tutti – dice il presule -. Se sapremo grazie anche a questi gesti simbolici riscoprire e vivere il suo messaggio e che questo riesca a provocare responsabilità, allora la fiaccola sarà feconda”, conclude Boccardo. Dom Donato Ogliari, abate di Montecassino, fa riferimento alla “selva di tubolari nella cripta che si appoggiano l’un l’altro” dice “è un’immagine simbolo di quello che ci attende: la bellezza di appoggiarci gli uni e gli altri per affrontare questo momento”.

Tesei: “Dal buio alla luce, grazie alla fiaccola”

A concludere gli interventi la presidente della Giunta regionale, Donatella Tesei, che parla di “grande emozione scendendo nella cripta e una rinnovata forza. Ho accettato l’invito perché al di là del messaggio benedettino che vogliamo indirizzare a tutto il mondo, in questo luogo ho trovato qualcosa di concreto. Percorrere il tragitto a ‘ostacoli’ che porta nel buio della cripta e ritornare poi in superficie e vedere la luce, è stata una grande riserva di forza. Credo che oggi questa fiaccola ha svolto il suo effetto e aiuterà noi istituzioni a prendere decisioni, quanto forti e responsabili per il bene comune”. Al termine della cerimonia la partenza simbolica della fiaccola, scortata da tre tedofori rappresentanti il gruppo podistico Norcia Run 2017, i marciatori Simbruini di Subiaco e del Cus di Cassino. Prossima tappa a Subiaco, il 7 marzo.