Festa del Perdono. Che cosa significa e perchè fa mettere in cammino 250 giovani umbri

È ormai prossima la solennità del Perdono di Assisi, con tante iniziative liturgiche che aiuteranno a entrare e vivere in pienezza questo tempo di grazia che segna, per tanti fedeli, l’inizio di una vita nuova. La festa è iniziata questa mattina, 1° agosto, e si conclude la sera del 2. In questi giorni l’indulgenza della Porziuncola, qui concessa per tutti i giorni dell’anno, si estende alle chiese parrocchiali e francescane di tutto il mondo.

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Sul significato e il valore di questa solennità, il custode della Porziuncola, padre Giuseppe Renda, afferma che “il Perdono della Porziuncola è un grande dono che Dio ha fatto a tutti noi, volendo esaudire frate Francesco che umilmente glielo chiedeva in quella notte dell’anno 1216, apparendogli con la Vergine Maria nella Porziuncola. ‘Ti prego che tutti coloro che, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, ottengano ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe’.

A queste parole di Francesco – rievoca padre Giuseppe – , il Signore, guardando alla sincerità del suo cuore, glielo concedeva. Alla base di questa richiesta c’era l’esperienza liberante di essersi sentito amato e perdonato di tutti i suoi peccati. Era come un rinascere a vita nuova, ritornare a guardare con lo sguardo di Dio, cioè con amore. Un perdono senza misura che voleva che tutti sperimentassero e gustare così l’amore misericordioso di Dio che si offre ai suoi figli”.

Il perdono fa vivere da riconciliati e permette al Signore di farsi strada nel nostro cuore, abitarvi e farvi fiorire la pace. “Ci dà la giusta misura di quello che siamo, persone in cammino con tante fragilità, che spesso sbagliano, ma che sono chiamate a prendere coscienza dei propri errori, pentirsene, rialzarsi per realizzare la santità che è pienezza d’amore. Il perdono, generando la pace interiore, apre alla pace sociale perché porta ad agire per il bene comune rafforzando la fratellanza tra i popoli.

A nome di san Francesco e dei suoi frati – conclude il custode – vi invitiamo qui alla Porziuncola per la solennità del Perdono, il 2 di agosto, ad accogliere questo dono di Dio riconciliato con l’umanità”.

Antonella Porzi

La Marcia francescana

Anche quest’anno tanti giovani si sono messi in cammino vero il Perdono di Assisi. Si intitola “Al posto tuo” la Marcia francescana 2019, partita il 25 luglio e in corso fino al 4 agosto. Il tema di quest’anno “vuole ricordare ai tanti giovani che vivono disorientati e ‘fuori posto’ nella vita che Dio ha preparato un posto per ciascuno di noi” sottolinea p. Francesco Piloniresponsabile del Sog, il Servizio orientamento giovani dei Frati Minori di Assisi che organizza la Marcia.

Sono più di 250 i giovani tra i 18 e i 33 anni del gruppo umbro che in questi giorni sono in cammino verso Santa Maria degli Angeli. L’arrivo è previsto per il 2 agosto, in occasione della festa del Perdono, poi i marciatori si fermeranno fino al 4 agosto mattina, quando ci sarà la celebrazione conclusiva presieduta da mons. Domenico Pompili, vescovo di Rieti.

L’ARRIVO IN DIRETTA

Per vedere in diretta l’arrivo dei giovani marciatori in Porziuncola segui l’evento dalla WebTV del sito Porziuncola.org o dall’app gratuita Frati Assisi (disponibile su AppStore e PlayStore) o ancora, sui Social, dai Canali ufficiali Facebook e YouTube: Frati Assisi.

L’Umbria, che condivide l’itinerario con la Sardegna, è partita da Orvieto per poi toccare le seguenti tappe: Montecchio, Spagliagrano, San Terenziano, Bevagna, Spello, Santa Maria degli Angeli.

Raggiungiamo al telefono alcuni giovani marciatori durante la terza tappa, mentre stanno percorrendo un tratto in salita che li condurrà verso San Terenziano. Loro non sanno quali sono le tappe, “i frati non ce lo dicono, vogliono che sia una sorpresa e che ci godiamo il viaggio”.

Fa molto caldo e anche se si alzano tutti i giorni alle 5 del mattino per cominciare a marciare alle 6, il sole picchia già a metà mattinata. Nonostante la fatica e le voci spezza- te dal fiatone, ci raccontano entusiasti i giorni che hanno appena vissuto (continua a leggere le testimonianze dei giovani in Marcia sull’edizione digitale de La Voce).

Valentina Russo