Ha 37 anni, è originario di Gallipoli (Puglia), e ora si appresta a diventare sacerdote nell’arcidiocesi di Spoleto-Norcia. È don Roberto Crisogianni, diacono da poco più di due anni che, attualmente, svolge il suo ministero prestando servizio nella parrocchia di San Giacomo, alla periferia di Spoleto, al fianco del parroco nonché vicario generale monsignor Luigi Piccioli. ‘In questo periodo ‘ spiega don Roberto ‘ ho avuto modo di fare esperienza avvicinando gli ammalati e gli anziani, cercando di capire il loro vissuto, ascoltando con attenzione le loro esperienze umane che ripercorrono decenni di storia umana che, oggi come oggi, non sempre traspaiono ma che trasmettono forti emozioni. Poi, ho avuto modo di conoscere anche i ragazzi del catechismo, alcuni anche in maniera personale, non solo nel cammino verso i sacramenti ma anche nel contesto della loro vita familiare, scolastica; così anche diversi adulti’. Perché dalla Puglia in Umbria? ‘Ho vissuto un’esperienza in questa regione 12 anni fa ‘ racconta ‘ quando, per un anno, ho avuto modo di approfondire la spiritualità francescana. Sono poi tornato in Puglia per completare i miei studi teologici, prima, e filosofici, poi. Circa venti giorni dopo il mio ritorno a casa, l’Umbria è stata scossa dal terremoto: seguire le cronache di quei giorni è stata per me una forte emozione perché si trattava di territori che mi erano rimasti nel cuore. Così, quando è giunto il momento di decidere per il proseguimento del cammino sacerdotale, ho preso contatti con l’arcivescovo monsignor Riccardo Fontana, che mi ha accolto come un padre’. ‘L’esperienza di ‘figliolanza’ con il Vescovo ‘ prosegue Crisogianni ‘ è divenuta per me molto particolare perché, nei colloqui che abbiamo avuto, ho avuto modo di provare la sua paternità, la sua attenzione, la capacità di trovare sempre il modo per incentivare il mio progresso nel cammino spirituale’. E, in fatto di paternità, don Roberto si sente molto legato anche a monsignor Piccioli che, in questo ultimo periodo, lo ha guidato nella sua esperienza parrocchiale. Il futuro presbitero racconta come fondamentale sia stato anche il supporto della famiglia Crisogianni: ‘In una famiglia con un ricco cammino di fede ‘ dice ‘ la vocazione trova il suo ambiente naturale, di nascita e di sviluppo. Da quando ho deciso di entrare nel cammino vocazionale, i miei si sono sempre mostrati contenti e, al contempo, molto discreti, rispettando molto quelli che sono stati i percorsi e i momenti formativi’. Ora, venerdì 30 gennaio, don Roberto verrà ordinato sacerdote nella basilica di San Gregorio Maggiore in Spoleto, per imposizione delle mani con la preghiera consacratoria dell’arcivescovo Fontana; poi inizierà la nuova fase del suo cammino di fede. ‘Il mio intimo desiderio ‘ afferma ‘ è quello di poter continuare al fianco degli altri cristiani nel cammino di crescita come fedele di Cristo e, insieme, essere sacerdote per il popolo di Dio in mezzo al quale sono e sarò mandato in futuro’.
Pugliese con il cuore in Umbria
Diocesi. Ordinazione presbiterale di don Roberto Crisogianni
AUTORE:
Eleonora Rizzi