Raccoltissima 2019. Dalle mani dei giovani alla tavola dei poveri

Obiettivo: che il tempo di Quresima diventi per i giovani e non solo, l’inizio di un percorso in cui riscoprire l’importanza e la bellezza della carità e del mettersi al servizio del prossimo. Da questa intenzione, illustrata da mons. Paolo Giulietti e dal responsabile della Pastorale giovanile diocesana don Luca Delunghi, ha preso le mosse la “Raccoltissima 2019 – Dalle mani dei giovani alla tavola dei poveri”.

L’iniziativa, promossa dalla Pastorale giovanile in collaborazione con Caritas e Ufficio missionario, si propone di rifornire le scorte di viveri dei quattro Empori della solidarietà “che spesso rischiano di essere dimenticati e serviti solo dai volontari delle nostre parrocchie” ha sottolineato don Luca.

“La Raccoltissima – ha detto il Vescovo eletto di Lucca nel corso della presentazione dell’evento – vuole essere la prima edizione di una serie di appuntamenti quaresimali che ogni anno offriranno ai giovani l’opportunità di riflettere su una problematica diversa e mettersi in gioco in prima persona”.

Come si svolge la raccolta

La raccolta si svolgerà principalmente in due giornate: sabato 23 marzo i giovani si recheranno, muniti di volantini e locandine, nelle case e nei negozi per invitare la gente del territorio ad aderire all’iniziativa; sabato 30 si passerà porta a porta a ritirare il cibo donato.

La formazione dei giovani

“La raccoltissima però non si limita a due date – ha evidenziato don Luca – , ma è un percorso durante il quale intessere relazioni, fra i giovani stessi, ma anche con gli abitanti del quartiere e con i poveri che saranno aiutati”.

A tale scopo, i due tempi di raccolta saranno preceduti da una fase di formazione in cui i ragazzi si incontreranno nelle loro Zone pastorali con i referenti dei giovani e con gli operatori Caritas per conoscere più da vicino gli Empori e le persone che li frequentano. “In questo modo – ha aggiunto Delunghi – i giovani sapranno concretamente a chi andrà il frutto del loro lavoro”.

Sono tanti i giovani che si spendono per le iniziative di carità della diocesi. “Sempre più ragazzi ogni anno si recano all’estero per fare volontariato nell’ambito dei progetti dell’Ufficio missionario e della Pastorale giovanile, ma è importante fargli capire che l’esperienza del servizio può essere vissuta ordinariamente anche qui” ha detto don Luca.

Quali gli alimenti da donare

Ad essere raccolti saranno i beni di prima necessità come scatolame, latte, biscotti, olio e altri alimenti a lunga conservazione. Chi non può partecipare alla raccolta può portare i viveri entro il 30 marzo presso la propria parrocchia. Domenica 31 marzo il cibo raccolto sarà trasferito in un magazzino di Sant’Andrea delle Fratte e da lì smistato negli Empori.

Valentina Russo