Sulla Marcia non c’è pace Neppure nel Centro-destra

Il Comune di Assisi non ci sarà, mentre i Frati invitano i politici del Centro-destra

E’ di parte. No, è solo una polemica inconsistente. Costa troppo (300mila euro), i bilanci sono pubblici. Accuse e repliche si susseguono a pochi giorni dallo svolgimento della marcia della pace Perugia-Assisi in programma il prossimo 12 ottobre. E le bandiere dividono. Il comitato organizzatore ha rilanciato quella arcobaleno, ancora esposta su molti balconi per dire no alla guerra in Iraq e al coinvolgimento dell’Italia. ‘La voglia di pace sventola ancora contro tutte le guerre e le ingiustizie nel mondo – ha sottolineato – un segno importante di una coscienza che si diffonde’. Il Comune di Assisi non parteciperà invece alla marcia perché ‘si è trasformata in un’iniziativa di parte, strumentalizzata dalla sinistra ‘ ha ricordato il sindaco, Giorgio Bartolini, per nulla coerente con lo spirito di collaborazione e pace tra i popoli che caratterizza i valori di Assisi’. L’ente ricorda la presenza nell’ edizione 2002 di ‘bandiere rosse, banchetti e vendita di gadget per la promozione dei giornali’. Secondo Bartolini le uniche bandiere da sventolare dovrebbero essere quelle degli ‘stati aderenti alle Nazioni Unite’. Nel panorama del centrodestra, sostanzialmente compatto nel difendere la scelta del Comune, si segnalano comunque alcuni ‘movimenti’, ancora da interpretare. I francescani del Sacro Convento di Assisi hanno invitato gli esponenti del centrodestra alla marcia Perugia-Assisi, per superare le divisioni ‘sotto la comune bandiera della pace”. L’Udc ha accolto l’invito ponendo alcune condizioni, come la presenza di bandiere dell’ Onu e non di ‘bandiere di parte’. ‘La posizione dell’ Udc, confrontata e condivisa col segretario, Marco Follini – ha detto il senatore Maurizio Ronconi, – è quella di aderire all’invito del Sacro Convento a partecipare alla marcia Perugia-Assisi, ma a determinate condizioni. Non deve essere più una marcia di parte con la presenza di bandiere di parte (rosse o di ‘Che Guevara’), ma soltanto con le bandiere dell’Onu’. Il senatore dell’Udc ha anche sottolineato che ‘se si cambia registro’ la marcia della pace non può più essere organizzata dalla Tavola della pace, ‘che è di parte’, ma ci deve essere un organismo ‘pluralista, che rappresenti tutte le istanze ideologiche e ideali presenti nel nostro paese. Se ci deve essere una svolta va inoltre cambiato il portavoce della Tavola della pace, Flavio Lotti’. Lo stesso senatore dell’Udc aveva bacchettato i giovani di Forza Italia che stavano valutando ‘seriamente’ l’idea di partecipare alla marcia della pace di Assisi del 12 ottobre. Il coordinatore nazionale dei giovani azzurri, Simone Baldelli, aveva spiegato che con la loro presenza porterebbero ‘la testimonianza di pace ad un appuntamento così tradizionale ed importante, da non poter essere abbandonato unicamente nelle mani di quanti hanno interesse ad utilizzare quella sede in chiave antiamericana o antigovernativa’. Al tempo stesso il portavoce del Sacro Convento, padre Enzo Fortunato, ha annunciato che diversi esponenti del centro destra hanno aderito alla proposta dei francescani di partecipare alla marcia ‘sotto la comune bandiera della pace superando divisioni’. Messo sotto accusa, il portavoce della Tavola della Pace, Flavio Lotti, appare ‘sinceramente dispiaciuto perché si continua ad alimentare la polemica perdendo un’altra occasione per affrontare una questione centrale del nostro tempo: la ricerca e la costruzione della pace. Noi abbiamo lanciato l’invito a tutti, con la massima apertura. Vi partecipano 300 enti locali (tra Regioni, Province e Comuni) e non abbiamo certo fatto l’esame preventivo del loro colore politico. Sono polemiche inconsistenti. E’ incomprensibile l’assenza del Comune di Assisi, la città che deve gestire l’eredità di san Francesco e dovrebbe essere felice per tutte le iniziative di pace’. Le polemiche continueranno, sicuramente. Magari ci sarà qualche presenza a sorpresa, da parte del centro destra. Ma la partecipazione o meno fa parte della scelta consapevole dei cittadini.

AUTORE: R.C.