Tre giorni fuori dalla comunità

Venti ragazzi del Centro attività sulle tossicodipendenze di Assisi ospiti della Caritas di Foligno a Rasiglia
La sede del Centro attività sulle tossicodipendenze di Assisi
La sede del Centro attività sulle tossicodipendenze di Assisi

Spesso dalle situazioni più semplici si possono trarre le emozioni più profonde.

È ciò che è successo martedì scorso all’équipe della Caritas diocesana di Foligno, quando una semplice cena è diventata l’esempio concreto di tanti obiettivi desiderati.

Ad accogliere il Direttore della Caritas Mauro Masciotti e la sua équipe una ventina di ragazzi provenienti dal Cast (Centro attività sulle tossicodipendenze) di Assisi (l’associazione che gestisce quattro comunità terapeutiche, che erogano assistenza riabilitativa, educativa, psicologica e sociale a soggetti dipendenti da sostanze stupefacenti o psicotrope), che hanno usufruito dei locali di Rasiglia per tre giorni. Una tavolata piena di storie, di esperienze da ascoltare e di desideri da realizzare. Una grande famiglia, unita da obiettivi comuni, che però deve riuscire a far convivere ogni giorno insieme persone tanto diverse le une dalle altre, ognuna coi suoi tempi e i suoi modi, ognuna col proprio mondo e i propri affetti da cui si è dovuta allontanare. I tre giorni trascorsi a Rasiglia per alcuni di questi ragazzi sono stati una tappa importante, alcuni di loro non uscivano dalle mura della comunità da oltre un anno e poter fare anche solo una passeggiata è stato un ritorno alla vita. In poche ore traspare ciò che la comunità ha regalato a questi ragazzi: la dignità. È stato insegnato loro a non lasciarsi andare, a prendersi cura di se stessi e di ciò che li circonda. Durante la cena qualcuno racconta dello stupore provato quando è stata data loro la responsabilità di occuparsi dell’orto che si trova ad Assisi, in particolare a San Gregorio, hanno descritto l’emozione provata nel veder crescere qualcosa grazie alle loro cure. Ogni ragazzo a San Gregorio svolge a turno un ruolo diverso: chi si occupa della cucina, chi della lavanderia, chi dell’orto ecc. Dopo cena ci si rilassa con qualche battuta o barzelletta, ma il momento più emozionante arriva a metà serata, quando il gruppo festeggia il compleanno di uno dei ragazzi. Una torta improvvisata nel pomeriggio, una lettera e un disegno, il dono più grande poi ogni ragazzo lo ha voluto fare personalmente al festeggiato. Uno ad uno tutti si sono alzati in piedi e hanno regalato al loro “compagno di viaggio” parole che difficilmente anche l’équipe della Caritas dimenticherà.

“L’unica parola che riesco a dirvi è grazie” – ha affermato il direttore della Caritas Mauro Masciotti. Ospitare nei locali di Rasiglia la comunità di San Gregorio è stato la conferma che è possibile vivere momenti unici di amicizia, è possibile anche dentro ad una stanza scambiarsi emozioni, arricchirsi condividendo le proprie esperienze con il prossimo, donare a uno sconosciuto la gioia di tornare ad assaporare un pezzo di vita che mancava.